Parma Calcio, i problemi in campo secondo Melandri

Parma Calcio, i problemi in campo secondo Melandri

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Non basta vincere, a Parma bisogna anche farlo bene. La sofferta vittoria di misura sul Mantova, quindi, non ha affatto convinto i tifosi crociati che hanno accompagnato i giocatori negli spogliatoi con una bordata di fischi. Contestazione che ormai va avanti da un po’ e che la squadra sembra non comprendere fino in fondo.

 

Prima dell’allenamento di oggi, lunedì, al centro sportivo di Collecchio ne ha parlato l’attaccante Daniele Melandri, spesso presente negli spunti vincenti del Parma di mister Luigi Apolloni, anche quando non è lui a firmare il gol.

“Non mi era mai capitato di vincere ed essere fischiati. Capisco, però, il pubblico. E’ esigente. Pretende tanto da noi. In ogni caso, ci prendiamo questi tre punti. Non so darmi una spiegazione di questo momento. Non stiamo esprimendo un bel gioco. Fatichiamo contro chiunque. La cosa positiva è che, nonostante tutto, stiamo facendo punti e siamo agganciati al treno di testa. Penso parleremo, prima dell’allenamento di oggi, con mister e dirigenti. Cercheremo di capire i motivi di questa prestazione”, ha sottolineato Melandri.

Che poi ha continuato: “Sto cercando di allenarmi sempre al massimo per farmi trovare pronto. Non mi aspettavo di giocare dall’inizio, ma sono contento. Posso fare molto meglio. Davanti abbiamo corso molto, purtroppo senza prendere tanti palloni. Sono uscito stremato per i crampi. Personalmente sono contento della vittoria e di avere avuto lo spunto che ci ha portato il gol decisivo. Poi, però, non ho fatto molto altro. Posso dare di più. Personalmente io il Tardini non lo soffro. Anzi, mi dà molta carica. Giochiamo davanti a 10.000 persone. E’ normale che pretendano tanto da noi, perché siamo il Parma. Le squadre che sono venute qui finora non hanno mai avuto paura di noi. Questo è un problema. Chi viene a giocare qui deve, invece, essere sempre preoccupato e subirci. Finora non è stato così. E’ evidente a tutti che stiamo avendo difficoltà, ma dobbiamo lavorare in silenzio per migliorare il prima possibile. Ci sentiamo importanti tutti. Io e Baraye abbiamo caratteristiche diverse, perché possiamo saltare l’uomo e creare superiorità. Io posso e devo fare di più. Spero di averne la possibilità già sabato a Fano. Con Calaiò sabato mi sono trovato bene. A lui piace molto svariare. Giocando con lui devo andare in profondità e fungere da prima punta. Per le mie caratteristiche vanno bene le sue giocate, anche se non siamo riusciti spesso a mettere in pratica quanto volevamo. Mi trovo bene con lui, così come con Evacuo e gli altri attaccanti. Non mi piace venire qui a dire quali possono essere i veri problemi – ha concluso Melandri -. Ce lo diciamo fra noi all’interno dello spogliatoio. Sabato abbiamo provato a giocare di più palla a terra, ma non ci siamo riusciti completamente. Siamo noi che andiamo in campo e che dobbiamo mettere in pratica ciò che ci chiede il mister. I fischi erano giustamente rivolti a noi. Dobbiamo dare di più e fare meglio di così”.

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