Morto il professor Vincenzo Tradardi, grave lutto per Parma. Venerdì i funerali

Morto il professor Vincenzo Tradardi, grave lutto per Parma. Venerdì i funerali

3210
3
CONDIVIDI

vincenzo-tradardiE’ morto improvvisamente il professor Vincenzo Tradardi, da sempre impegnato nel mondo dell’assistenza e della sanità. Un colpo durissimo per tutta Parma che in lui vedeva l’erede del pensiero e dell’azione di Mario Tommasini. Tradardi, 78 anni a breve, ex docente universitario, è stato il braccio destro proprio di Tommasini e con lui ha dato vita a quella pagina rimasta scolpita nelle pietre della storia, ovvero l’occupazione dell’ospedale psichiatrico di Colorno alla fine degli anni Sessanta per protestare contro le condizioni di vita cui erano sottoposti i pazienti. Primo grande seme di quel percorso sbocciato poi nella legge Basaglia che ha chiuso i vecchi manicomi.

Vincenzo Tradardi poi è stato a capo dell’Unità sanitaria locale di Parma, quindi anche della Asp Bassa Est di Colorno. Tradardi si è sempre battuto per i diritti dei malati, per il sociale, ma si è impegnato anche in politica. Dopo una lunga militanza nel Pci, agli inizi degli anni Novanta ha sposato la causa della Rete di Leoluca Orlando, ma non per questo ha abbandonato l’amico Mario Tommasini, presentandosi come sempre al suo fianco anche in occasione delle elezioni comunali di Parma del 1998.

A fine settembre un ricovero in ospedale in seguito a un malore e l’inizio del calvario che lo ha portato a spegnersi mercoledì 19 ottobre. Ma la malattia non gli aveva impedito – lui sempre in prima linea nel sociale – a unire la sua voce, nei giorni scorsi, a quella del comitato per il “No” al referendum costituzionale partecipando per questo a un incontro pubblico. Se ne va un altro grande personaggio di Parma, uno degli ultimi testimoni di quella straordinaria stagione di lotta politica vera. Per i diritti. Per i cittadini. Grazie professor Tradardi.

I funerali saranno celebrati venerdì 21 ottobre alle 14,15 nella sala del commiato della Villetta.

3 COMMENTI

  1. Vincenzo Tradardi è stato per molti aspetti un protagonista della vita politica della nostra città, dove ha ricoperto ruoli pubblici in anni importanti per la affermazione di diritti diffusi, soprattutto nel campo della sanità.
    Il suo impegno per la difesa dei lavoratori, dei diritti dei cittadini piu deboli, per la difesa della democrazia e della Costituzione, che lo ha visto attivo e presente nei dibattiti pubblici fino a poco tempo fa, e’ stato il punto di incontro con tanti di noi. E per tanti di noi Vincenzo è diventato un punto di riferimento con cui condividere battaglie, militanza civile e una visione del mondo e della società, fatta di maggiore giustizia, di maggiore uguaglianza. Rimangono e devono rimanere forti il significato del suo impegno politico e civile, la passione che ha contraddistinto le sue battaglie, il bene comune come impostazione di vita, perché Tradardi è sempre stato sul campo senza risparmio. Nell’ultima delle sue battaglie, quella per la difesa della Costituzione, c’è molto della sua storia e dei valori che hanno attraversato la sua militanza politica e civile.
    Lo vogliamo ricordare così, come un compagno che non ha mai smesso di lottare.

    La Segreteria provinciale del Prc di Parma

  2. L’Altra Emilia – Romagna perde un prezioso compagno, un uomo di altissimo sentire civile e umano ed un esempio davvero fulgido di coerenza, profondità di pensiero e grande intelligenza politica. Fino all’ultimo, sebbene già molto provato dalla malattia, ha offerto generosamente il suo contributo politico, impegnandosi nella lotta per la salvaguardia della Costituzione e dei diritti sociali da essa difesi, con particolare riferimento al diritto ad un servizio sanitario universale, di qualità e per tutti, contro i tentativi di privatizzazione oggi in atto.

    Vincenzo è stato un pioniere, sempre attento alle esigenze dei più deboli, come quando ha ricoperto l’incarico di primo presidente della Usl di Parma all’indomani della grande riforma che ha istituito la sanità pubblica per la quale molto si era battuto. Ha militato con spirito indomito nelle file del Partito Comunista, rifiutandosi di seguirne successivamente le involuzioni, ha dato un enorme contributo alla chiusura dell’ Ospedale psichiatrico di Colorno, sostenendo il progetto di de-istituzionalizzazione della malattia mentale di Basaglia. Ha lungamente collaborato con Mario Tommasini contro tutte le forme di negazione e deprivazione della vita in istituzioni che occultavano dietro segrete sbarre il disagio, la devianza, la diversità. Con lui ha contribuito a fare della fattoria di Vigheffio un luogo di vita dignitosa per gli ex pazienti psichiatrici, aperto a forme di integrazione con la più ampia comunità cittadina.

    Sempre presente su tutti i fronti di lotta a Parma all’interno dell’ ampio fronte della sinistra di alternativa, è stato sempre in prima fila nella lotta contro corruzione, speculazione, per la pace, per i diritti di tutti i popoli.Ha partecipato a numerose carovane dirette alla striscia di Gaza dirette a portare aiuto al popolo palestinese. Negli ultimi anni ha impegnato la sua intelligenza nelle liste che si riconoscevano nel sogno di uguaglianza e giustizia sociale di Alexis Tsipras quindi ne L’Altra Europa prima e ne l’Altra Emilia – Romagna poi.

    Lascia un vuoto enorme in tutti noi che abbiamo condiviso con lui un grande sogno di trasformazione della realtà presente nel segno dell’uguaglianza e della dignità di ogni essere umano e che abbiamo conosciuto di lui il rigore, l’inflessibilità e la dedizione propri di chi dedica la sua vita alla politica, intesa come essere servizio volto alla costruzione del bene comune.

    Piergiovanni Alleva
    Consigliere regionale l’Altra Emilia – Romagna

    Cristina Quintavalla
    Portavoce dell’Altra Emilia-Romagna

  3. Con Vincenzo Tradardi scompare un amico e un compagno, sempre impegnato e attivo, con passione e competenza, su molteplici fronti: dalla salute in fabbrica alla sanità per tutti, dai diritti dei lavoratori all’antifascismo e alla solidarietà con i popoli oppressi.

    Tanti sono stati i contributi offerti da Vincenzo, dal basso, nel quotidiano, fra i lavoratori e i cittadini. Sempre in prima fila nelle manifestazioni di piazza, nei cortei, nei presidi.
    In questi ultimi anni ha profuso un impegno senza sosta in difesa della Costituzione del ’48, affinchè fosse attuata anzichè modificata dai vergognosi tentativi passati e presenti volti a deformarla.

    Vincenzo è stato con noi fino all’ultimo, quando, già molto sofferente, volle partecipare alla nostra Festa della Costituzione di fine settembre, dove fece un alto intervento in difesa della sanità pubblica, contro i piani di privatizzazione in atto, mostrando come la trasformazione della seconda parte della Costituzione servisse per portare a compimento l’attacco ai diritti sociali delle persone, difesi nella prima parte di essa.

    Crediamo che la nostra città debba molto a Vincenzo Tradardi. E’ stato grazie alla sua collaborazione con Basaglia e con Mario Tommasini, che la lotta contro l’istituzionalizzazione della malattia mentale condotta a Parma è diventata modello e punto di riferimento per il paese.
    La chiusura dell’Ospedale psichiatrico di Colorno, la progettazione della Fattoria di Vigheffio, come luogo di vita dignitosa e accogliente per chi è affetto da malattia mentale, la lotta contro ogni forma di segregazione ed esclusione, e la scommessa nel valore dell’integrazione all’interno della comunità cittadina -che oggi proseguono nei tanti progetti sorti da queste intuizioni- costituiscono un patrimonio da conservare e trasmettere come contributo specifico offerto dagli uomini migliori di questa città per un futuro più civile e una comunità più accogliente.
    Vincenzo è stato un riferimento e una guida.

    Ora è una grave perdita per tutta Parma democratica. Una presenza non sostituibile, di cui sentiremo la mancanza.

    Vorremmo salutarlo con le parole di Brecht: “Ci sono uomini che lottano un giorno e sono bravi, altri che lottano un anno e sono più bravi, ci sono quelli che lottano più anni e sono ancora più bravi, però ci sono quelli che lottano tutta la vita: essi sono gli indispensabili”.

    Vincenzo era, senza dubbio, indispensabile. Il modo migliore che abbiamo per rendergli onore é mettere tutti ancora piú energia nella sua e nella nostra battaglia per fermare l’ attacco alla Costituzione, alla democrazia e ai diritti. Questo voleva da noi Ci ritroveremo domani venerdì 21 Ottobre alle ore 13 alla Sala del Commiato in Via Villetta, n. 16 per dare insieme l’ultimo saluto al nostro Vincenzo. Chi non potesse partecipare può comunque salutare Vincenzo proseguendo le sue lotte.

    Comitato Salviamo la Costituzione Parma

Lascia una risposta: