L’incremento, pari a 30 mila tonnellate (rispetto alle 130 mila concordate), della quantità di rifiuti urbani da trattare nei prossimi due mesi nel termovalorizzatore di Ugozzolo, a Parma, ha portato all’ennesima interrogazione del vicepresidente dell’Assemblea regionale Fabio Rainieri (Ln).
Tale incremento – si legge nell’atto ispettivo – sarebbe dovuto all’aumento della produzione di rifiuti urbani, pari a circa l’1,1% rispetto al 2015, principalmente provenienti da Reggio Emilia, in quanto i dati tendenziali per il 2016 mostrano un calo nella produzione di rifiuti a Parma pari al 17% rispetto agli obiettivi del piano regionale e un superamento a Reggio del 10%. Tale incremento, però, violerebbe gli accordi fra la Regione, le istituzioni di Parma e Iren, la società che gestisce il termovalorizzatore, che prevedono lo smaltimento annuo di 130 mila tonnellate.
Rainieri, pertanto, chiede alla Giunta regionale, “nel caso in cui non siano rispettate le proiezioni del Piano regionale di gestione dei rifiuti, se la richiesta di aumentare la capacità di smaltimento di rifiuti autorizzata nell’impianto di Ugozzolo possa riguardare anche il 2017”. Domanda, infine, all’esecutivo regionale “se non ritenga opportuno consentire al Comune di Parma, che sta ottenendo risparmi nello smaltimento dei rifiuti, di reinvestirli per risolvere i gravi problemi di decoro e di igiene pubblica dovuti dalla raccolta differenziata ‘spinta’ porta a porta”.