Parma in piazza contro la tratta di esseri umani

Parma in piazza contro la tratta di esseri umani

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2016-10-18-rossi-libera-il-tuo-sognoIl Comune di Parma ha aderito alla decima Giornata europea contro la Tratta, promossa dal Numero Verde Nazionale Antitratta, con l’obiettivo di sensibilizzare l’opinione pubblica e la cittadinanza su questo fenomeno mondiale. In piazza Garibaldi ci si è fermati un momento per riflettere su questo fenomeno, spesso sommerso ma sempre più presente, attuale e cruento anche a Parma. Al termine un simbolico lancio di palloncini, alla presenza anche dell’assessore al Welfare Laura Rossi, a rappresentare l’adesione alla campagna nazionale #LIBERAILTUOSOGNO.

L’obiettivo di questo semplice gesto è stato richiamare l’attenzione della cittadinanza sulla questione della tratta degli esseri umani, e più in generale, sulla necessità che tutti contribuiscano al contrasto dello sfruttamento e a “liberare” il sogno di tante donne, uomini e bambini che si trovano, loro malgrado, in diversi parti del mondo, in queste terribili condizioni di vita.

Per tratta di esseri umani, problema preoccupante all’interno dell’Unione Europea, si intende lo spostamento attraverso l’uso della forza o dell’inganno di una persona in luogo diverso da quello in cui risiede, ai fini di sfruttamento sessuale, lavorativo, delle economie illegali, dell’accattonaggio o del traffico di organi. La tratta di esseri umani coinvolge trasversalmente tutto il territorio europeo e Stati extraeuropei (Nigeria, Paesi del Sud America e dell’Asia orientale).

Il Comune di Parma dal 1998 è localmente ente gestore del progetto denominato “Oltre la Strada” promosso dalla Regione Emilia Romagna, finalizzato combattere la tratta di esseri umani e le forme di grave sfruttamento promuovendo un sistema integrato di interventi socio-sanitari rivolti alla tutela e assistenza delle vittime, in collaborazione con soggetti privati del Terzo settore. Diverse progettualità parallele e complementari sostenute dal Comune di Parma e dalla Regione Emilia Romagna, finalizzate ad agire su più fronti sulla delicata tematica di prevenzione e contrasto alla tratta degli esseri umani e alle varie forme di grave sfruttamento e con lo scopo di supportare nel modo migliore le vittime ad uscire dalla spirale di schiavitù e violenza e ricostruirsi una nuova vita.

L‘ONU ha stimato che le vittime a livello globale sono quasi tre milioni, per lo più donne e bambini ed i guadagni annuali dei trafficanti superano i 35 miliardi di dollari. Altresì, secondo le stime dell’Organizzazione Internazionale del Lavoro, 880.000 persone, pari a 1,8 su 1.000 abitanti, sono vittime di lavoro forzato, tra cui lo sfruttamento sessuale(62%).

Il Ministero dell’Interno afferma che la tratta di persone costituisce la terza fonte di reddito per le organizzazioni criminali, dopo il traffico di armi e di droga), accattonaggio, servitù domestica e altre forme di sfruttamento. Si stima che in Italia circa 35.000 persone (uomini, donne, bambini) siano, ancora oggi, vittime di questo fenomeno nelle sue diverse tipologie di sfruttamento (sessuale, lavorativo, dell’accattonaggio, relativo ad attività illegali) e circa 4.000 hanno ricevuto assistenza e protezione da servizi dedicati presenti in modo capillare su tutto il territorio nazionale.

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