Parma Calcio, Calaiò: “Sono a Parma per vincere il campionato”

Parma Calcio, Calaiò: “Sono a Parma per vincere il campionato”

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“Sono venuto a Parma per vincere il campionato. Come arrivano le vittorie, belle o brutte che siano, non importa”. Parola di Emanuele Calaiò. Un’affermazione che rassicura in parte i tifosi, ancora perplessi dopo la rocambolesca vittoria di Forlì. Bene i 5 gol a segno, ma lascia ancora esterrefatti la permeabilità della difesa, tornata a Parma con ben 3 reti nel sacco. Non sempre, infatti, sarà facile rimontare le partire. Ma Calaiò, rileggendo questo primo scorcio del Parma, non sembra particolarmente preoccupato.

“L’importante, ora, è che arrivino i tre punti, che portano serenità, autostima e fiducia – dice Calaiò -. E’ chiaro che dobbiamo migliorare. E’ normale. Da parte di tutti, in ogni zona del campo. Sicuramente ci vorrà ancora un po’ di tempo per vedere il miglior Parma. Siamo ancora alle prime giornate. E’ una squadra nuova, che si deve ancora assemblare. Non è fondamentale la mia coesistenza con Evacuo, piuttosto che con Guazzo. L’importante è fare bene come collettivo e portare a casa il risultato. Non è facile in Lega Pro vedere un bel calcio, anche perché si gioca in campi pesanti e difficili. La fatica in questo campionato è fisiologica. Al di là dell’intesa tra gli attaccanti, noi, comunque, finora i gol li abbiamo fatti. In ogni partita, tranne che con il Santarcangelo e il Modena, siamo andati sempre a rete. E’ chiaro che c’è sempre da migliorare e da perfezionarsi. Cerchiamo ogni giorno di migliorare gli atteggiamenti negativi che ci sono in questo momento a livello anche di approccio alla gara. Si deve entrare in campo un po’ più cattivi. Messa la cattiveria, poi le qualità emergono”.

“C’è ancora molto da migliorare sull’attenzione e sui calci piazzati – ha poi detto il bomber crociato -. Mi riferisco a tutta la squadra, non solo della fase difensiva. Serve unità di intenti, in ogni fase di gioco. Nonostante la squadra non stia esprimendo un ottimo calcio e malgrado tutti i problemi che ci sono, però sta mostrando carattere. Non dobbiamo, però, prendere sempre due schiaffi prima di reagire. E’ giusto anche fare la partita, partire a tremila. A Parma, allo stadio Tardini, devono uscire dagli spogliatoi undici leoni, a livello caratteriale, non solo di qualità tecniche. Noi facciamo autocritica. I tifosi non hanno gradito la prova contro la FeralpiSalò e ci prendiamo, giustamente, i fischi. I tifosi vogliono che la squadra dia il massimo e si impegni fino alla morte per fare risultato. E’ ovvio che il Parma ha una storia e tutti vogliamo che torni dove gli compete, ma ci vuole del tempo, visto che il club è in fase di ricostruzione dopo un fallimento. La Lega Pro non è la B. E’ un campionato in cui ci sono quattro o cinque squadre fortissime. Noi ce la giocheremo. Chi avrà più costanza potrà spuntarla. In questo momento non c’è una squadra che ammazza il campionato. E’ importante sia così. Noi abbiamo un ottimo gruppo e uno spogliatoio unitissimo. Conta molto. Oltre alle solite concorrenti che vengono indicate, aggiungerei il Padova, che credo potrà lottare per le prime posizioni. Il Venezia lo conosciamo, ha una squadra forte e ben assortita. Ci sono, poi, outsiders come Bassano, Pordenone, FeralpiSalò che si conoscono bene, giocando insieme da anni in questa categoria. Noi e il Venezia, invece, ci conosciamo poco. Facciamo un po’ di fatica, ma sono convinto che alla lunga potremo dire la nostra”.

Francesco Corapi, alla seconda stagione nel Parma Calcio 1913, intanto, con la vittoria di Forlì festeggia le sue 50 presenze in magli crociata che hanno fruttato 12 reti.

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