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Giallo di vicolo San Moderanno, i due 70enni non convincono: s’indaga per lesioni dolose gravi

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vicolo san moderannoLesioni dolose gravi e non colpose come annunciato in un primo momento. La Procura della Repubblica di Parma non crede all’ipotesi dell’incidente nell’ambito dell’inchiesta sul giallo di vicolo San Moderanno, dove una donna di 56 anni, moldava, è rimasta gravemente ferita alla testa dopo una lite con due 70enni toscani e da giorni combatte tra la vita e la morte in un letto della Rianimazione del Maggiore. Gravissime le ferite riportate al volto e alla testa.

Il racconto dei due uomini – i primi a chiamare i soccorsi quella mattina del 12 ottobre alle 6.40 circa – secondo il quale la donna si era attaccata alla vettura con la quale uno di loro si stava allontanando, non convince del tutto gli investigatori e il sostituto procuratore Daniela Nunno, titolare dell’inchiesta. Ma per completare il mosaico occorre attendere che la 56enne sia in grado di fornire la sua versione dei fatti. Se malauguratamente la donna non dovesse farcela (ma sembra che ci sia un po’ più di ottimismo sulle possibilità di sopravvivenza), allora potrebbe scattare l’accusa di omicidio volontario.

Lesioni dolose, quindi volontarie, che potrebbero trovare qualche riscontro anche attraverso gli elementi raccolti prima dagli agenti della Polizia municipale, arrivati per primi sul posto, poi dal Ris dei carabinieri che ha prelevato reperti anche nella casa della vittima, al civico 6 di vicolo San Moderanno, dove fin dalla sera precedente si erano fermati anche i due 70enni. Ma al vaglio ci sono anche le dichiarazioni dei due, perché alcuni particolari sembrano poco chiari. Anche se nel complesso il loro racconto appare verisimile. Dubbi, invece, sui motivi della lite e su cosa sia accaduto dopo che la donna si è attacca all’auto per impedire ai due di andare via. Forse il conducente è partito ugualmente? Da qui l’ipotesi di volontarietà delle lesioni. Ipotesi, appunto, alle quali bisogna trovare i riscontri. E i più importanti potrebbero arrivare solo dalle parole della 56enne ricoverata in Rianimazione.

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