Dotare la città di Fidenza di una Casa della Salute, con le caratteristiche previste dalla vigente normativa, è ancora una priorità per l’azienda Usl di Parma? Lo chiede Tommaso Foti (Fdi-An) in un’interrogazione rivolta alla Giunta regionale, dove ricorda che “l’Ausl di Parma insieme all’amministrazione locale, a rappresentanti dei medici di medicina generale e dei cittadini aveva elaborato un progetto di Casa della Salute medio-grande (875 metri quadrati) da ubicare nell’area dell’ex ospedale di via Borghesi. L’attuale amministrazione, tuttavia, non ha realizzato questo progetto” e, al contrario, “il nuovo direttore del Distretto di Fidenza – aggiunge – ha ritenuto di ‘validare’, con una nota del 12 settembre 2016, un progetto di Casa delle Salute media ubicata in via Bacchini, nei locali messi a disposizione dalla Medicina di gruppo di Fidenza, mediante contratto di comodato gratuito. Questa struttura – segnala Foti – risulta così posizionata in pieno centro storico, senza parcheggi, quindi priva di quella accessibilità indicata come criterio fondamentale dal ministero della Salute, e per di più senza quei servizi indicati come obbligatori.
Tra l’altro – stigmatizza Foti – sia da notizie stampa che dalle affermazioni dello stesso sindaco di Fidenza risulterebbe che per le attività mancanti si starebbe cercando un’altra collocazione: si configurerebbe, quindi – evidenzia il consigliere – una logistica che prevede i servizi che dovrebbe fornire la Casa della salute dislocati su più aree non contigue. Un modo di procedere, questo, avallato dall’Ausl di Parma – scrive l’esponente di Fratelli d’Italia – che non cambia nella sostanza l’attuale situazione dei servizi sanitari a Fidenza, non corrisponde ad alcuna tipologia di Casa della Salute e non rispetta i criteri di contiguità e accessibilità da parte del cittadino, ma si limita, di fatto, a perfezionare la Medicina di gruppo che, peraltro, non interessa la totalità dei medici del comune”.
Inoltre, la presenza di una struttura ospedaliera, l’ospedale di Vaio, e il suo imminente ampliamento – ribadisce Foti – non devono né possono pregiudicare la realizzazione di una Casa della Salute in una località dove questa struttura rappresenta una priorità per i residenti”.
Il consigliere chiede quindi alla Giunta di verificare se ci sia stata un’interlocuzione tra l’Ausl di Parma e il Comune di Fidenza su dove ubicare la struttura sanitaria, quali ragioni abbiano suggerito alla stessa Azienda un mutamento di rotta rispetto a quanto prospettato negli anni scorsi e se la decisione assunta sia conforme a quanto disposto in materia da Regione e ministero della Salute.
Foti domanda infine se l’esclusione di alcuni medici, che, non inseriti nella medicina di gruppo, sono impediti di svolgere la propria attività all’interno della futura Casa della Salute, non rappresenti “un’iniquità” e “un’assurda penalizzazione per gli utenti” e vuole sapere le ragioni per cui non siano stati consultati i cittadini e i loro organismi rappresentativi prima di assumere la decisione del cambio di ubicazione della struttura.