“Fare! Con Tosi”, il partito del sindaco di Verona, plaude all’iniziativa di Federico Pizzarotti, uscito dal Movimento 5 Stelle sbattendo la porta.
“Troviamo che oggi, al di là del giudizio sull’amministrazione della città da parte del sindaco e senza scadere in retorica di quart’ordine, è necessario riconoscere a Federico Pizzarotti la capacità di assumersi, primo forse nel Movimento5Stelle che ormai più non rappresenta, il peso di una responsabilità politica. Pizzarotti ha avuto il coraggio di dire di no ad un partito verticistico che di democratico non ha nulla, e questo lo accomuna al sindaco Flavio Tosi che a suo tempo ha cercato in vari modi, dall’interno, di cambiare la Lega Nord e per questo è stato da prima isolato, poi espulso assieme ai tanti militanti che lo hanno seguito“, sottolineano in una nota i vertici di ‘Fare! Con Tosi’.
“Tosi ad esempio ha anteposto la politica di partito in favore della propria città (rinunciando al seggio di europarlamentare per la sua città, Verona) – continua la nota -. Anche Pizzarotti a sua volta poteva scegliere di seguire le direttive politiche che gli venivano imposte e avrebbe avuto una carriera politica e una sedia assicurata per ancora molti anni, ma in politica “camminare da uomini liberi” al giorno d’oggi non è da tutti. Tutto questo, per ricordare che ancora una volta la limitazione della libertà personale non è stata sufficiente a fermare l’ignoranza politica e i comportamenti arroganti. Possiamo considerarlo in questo, un Uomo in grado di assumersi le conseguenze delle proprie azioni. Quanti di noi possono dire di essere in grado di fare lo stesso? Forse il suo Grande Capo, Grillo? Forse il ras delle ruspe, Salvini? Forse quei funghetti che si definiscono politici per autoincoronazione e che popolano il sottobosco della politica, ma che in realtà sono solo in grado di muovere polemica?. Ora più che mai è però necessario – concludono i vertici di ‘Fare! Con Tosi’ – che il sindaco torni ad essere Servitore dello Stato rimettendosi al servizio della comunità, perché sono i Partiti e Movimenti che devono essere al servizio dei cittadini, e non il contrario. E questa cosa, a giudicare da alcuni comportamenti da feudatari, forse non è ancora ben chiara“.