Rifondazione: alle amministrative di Parma mai con il Pd

Rifondazione: alle amministrative di Parma mai con il Pd

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Rifondazione Comunista da il via alla propria campagna elettorale per le amministrative di Parma. E il primo punto è chiarissimo: nessuna alleanza con il Partito Democratico. Ad annunciarlo con una nota è la stessa segreteria provinciale del partito, che lancia un appello alle forze di sinistra, associazioni e cittadini per unire le forze e scendere in campo.

“Volge al termine il mandato della giunta Pizzarotti, ormai ex 5 stelle. Una giunta che, pur segnando elementi di discontinuità rispetto alle precedenti amministrazioni, non è riuscita ad esprimere un progetto complessivo di città e a rispondere fino in fondo alle sue esigenze, lasciando in sospeso molti degli enunciati della scorsa campagna elettorale. Rimangono così irrisolti molti problemi sul piano delle politiche sociali, delle scelte urbanistiche, della partecipazione democratica, dell’integrazione e coesione sociale”, si legge nella nota.

“Questi punti critici vanno, poi, considerati nel contesto di politiche nazionali di cui fanno le spese le classi più deboli e rispetto alle quali è nota a tutti la responsabilità del Partito Democratico – tuona ancora Rifondazione Comunista -. La nostra campagna elettorale per Parma non può prescindere da queste considerazioni e, pertanto, è orientata verso una proposta alternativa che unisca cittadini, associazioni, movimenti e soggetti organizzati della sinistra cittadina, decisi nel riaffermare i diritti negati”.

Tutti tranne il Pd. “La nostra valutazione critica rispetto all’esperienza amministrativa di Pizzarotti non ci indurrà, d’altro canto, a prendere in esame ipotesi di alleanze con il PD: i tentativi di scardinare la Costituzione, le disastrose scelte sui diritti del lavoro (Jobs Act), scuola (la cosiddetta “buona” scuola), pensioni (riforma Fornero), aggressione all’ambiente (Sblocca Italia), precludono qualsiasi possibilità di dialogo”, scandiscono a chiare lettere i vertici provinciali di Rifondazione Comunista.

Ma non si tratta solo di “massimi sistemi”, di questioni che vanno oltre Parma. “Anche a livello locale, in questi anni, sono emerse profonde divergenze di vedute su questioni decisive per il futuro della città; emblematica, per citare solo un caso, l’ennesima recente presa di posizione dei vertici del Pd parmigiano, a favore della realizzazione dell’assurdo progetto della Ti-Bre autostradale – sottolinea ancora Rifondazione Comunista -. Siamo, poi, consapevoli e preoccupati per l’avanzata, anche nella nostra città, di una deriva di destra a tendenza xenofoba e razzista che, facendo leva sul disagio sociale, cerca di alimentare la pericolosa spirale della guerra tra poveri. A maggior ragione, riteniamo che il migliore antidoto verso questo pericolo vada ricercato in una proposta politica chiara, decisamente orientata a sinistra, che rimetta al centro i valori di uguaglianza, solidarietà, inclusione, difesa dello stato sociale, tutela delle classi sociali più deboli e rispetto dell’ambiente, valorizzando capacità ed esperienze di tutti coloro che, in questi anni, si sono impegnati in questa direzione”.

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