Palladini (Samb): noi caduti nelle provocazioni del Parma

Palladini (Samb): noi caduti nelle provocazioni del Parma

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Il calcio non è bello soltanto perché è imprevedibile, ma anche perché ognuno lo vede a modo suo. E non solo al Bar Gianni, ma anche nelle dichiarazioni ufficiali dei protagonisti.

A parlare a freddo è il tecnico della Sambenedettese, Ottavio Palladini: “Siamo stati ingenui, siamo caduti nella trappola, il rigore mi sembra un pochettino esagerato. Di episodi del genere ne capitano tantissimi in una partita in tutta Italia. Siamo caduti nelle loro provocazioni e questo non doveva accadere perché abbiamo compromesso un risultato che secondo me, se non dava il rigore, la partita sarebbe finita 2 a 1 per noi”.

E poi aggiunge: “Noi abbiamo fatto la nostra partita, come preparano le partite gli altri allenatori non sta a me giudicarlo. Noi abbiamo fatto una partita intensa soprattutto nei primi 40 minuti, abbiamo creato i presupposti per andare in vantaggio più di una volta, ci siamo andati, poi abbiamo preso un gol su una cosa che avevamo preparato in settimana. Sapevamo che loro crossavano molto e che erano molto bravi di testa, un rimpallo sfavorevole ha fatto sì che loro pareggiassero. Nel secondo tempo li abbiamo messi subito nella loro metà campo, abbiamo creato i presupposti per tornare in vantaggio, ci siamo riusciti. Forse l’errore che abbiamo fatto è quello di aver portato i giocatori del Parma in area di rigore, perché lì diventano micidiali“.

Sull’episodio clou che ha determinato il pareggio del Parma su calcio di rigore, Palladini minimizza: “La gomitata c’è stata ma per come si è sviluppata la cosa sembrava l’avesse preso in volto invece non era così. E’ stata una gomitata, secondo me, per prendere vantaggio sull’avversario su un’eventuale palla, perché tutte e due si sono dati una sgomitata. Poi quella di Radu è stata più accentuata ed è proprio il motivo per cui parlo di ingenuità nostra, non dobbiamo cadere in queste provocazioni anche perché, da quello che mi è stato raccontato, loro durante la partita si sono lamentati spesso”.

Su Calaiò non era rigore – ha sottolineato infine l’allenatore della Sambenedettese – e si erano lamentati pure che la palla fosse entrata sulla punizione, ma la palla non è entrata. Ma non mi va di giudicare gli episodi, mi piace parlare di prestazione e, per quello che si è visto in campo, secondo me abbiamo perso die punti”.

Questa la partita vista nelle Marche. In Emilia Romagna, invece, se ne è vista un’altra.

“Nella ripresa abbiamo giocato con grande determinazione, cercando di vincere. Non so se il rigore ci fosse o meno, ma già in precedenza c’era un penalty grande come una casa su Calaiò”, ha commentato a fine gara mister Luigi Apolloni. Confermato poi dallo stesso bomber Emanuele Calaiò: “…c’era anche un rigore su di me in precedenza clamoroso non concesso, c’era un gol non gol a nostro favore e abbiamo sprecato tante occasioni. Il pareggio è un risultato giusto, ma noi per palle create potevamo chiudere e vincere la partita”.

E a Tuttomercatoweb, il presidente del Parma, Nevio Scala, a margine dell’Italia Spors Awards, ha messo la ciliegina sulla torta: “…a San Benedetto si poteva pensare anche di vincere“.

Per la soddisfazione dei tifosi gialloblu, però, Scala a Tuttomercatoweb ha parlato anche d’altro: “Abbiamo avuto difficoltà solo alla prima giornata contro il Modena quando eravamo ancora imballati. Adesso piano piano stiamo facendo risultato anche se a San Benedetto si poteva pensare anche di vincere. Siamo comunque soddisfatti. Io credo in un Parma da prime posizioni, ma nel calcio la matematica certezza non esiste. Siamo alla settima giornata, mentre il campionato si vince a febbraio. Rinforzi a gennaio? Per il momento non ci pensiamo perché crediamo di essere già competitivi. Nel calcio, però, mai dire mai. Il nostro obiettivo è tornare in Serie A. Dateci il tempo e noi arriveremo”.

Per la cronaca, il giudice sportivo ha inflitto 2 giornate di squalifica a Rudi per l’espulsione rimediata dopo la gomitata a Guazzo che ha determinato il rigore in favore del Parma e una giornata a Lulli, espulso per doppia ammonizione in pieno recupero per un intervento a gamba tesa su Corapi.

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