Salgono a 28 i cittadini residenti nella zona del quartiere Montebello risultati positivi al batterio della legionella. Sono 5 le dimissioni effettuate nella giornata di oggi dai medici dell’Azienda Ospedaliero-Universitaria di Parma: restano dunque 14 le persone tuttora ricoverate al Maggiore, tutte in condizioni stabile con un decorso normale della malattia; al momento permane in condizione leggermente più critiche solo un paziente. Due persone sono ricoverate in altri ospedali. Per una persona, invece, non è stato necessario il ricovero. Questo il bollettino medico emesso da Ausl e Azienda Ospedaliero-Universitaria di Parma, che dimostra un forte rallentamento della diffusione della malattia rispetto ai giorni scorsi. Anche se l’emergenza non può dirsi certo conclusa.
Sono tuttora in corso, infatti, gli accertamenti, così come la raccolta di ulteriori campioni di acqua che proseguirà pure nei prossimi giorni. I primi esiti delle analisi saranno disponibili a breve. Così che già mercoledì si potranno fare le primi ipotesi sulla fonte del contagio.
La legionellosi – ricordano le autorità sanitarie – è un’infezione, causata da un batterio chiamatoche colpisce l’apparato respiratorio e può manifestarsi in forme anche gravi. La legionella è un microrganismo molto diffuso in natura, dove è associato principalmente alla presenza di acqua (laghi e fiumi, sorgenti termali, ambienti umidi in genere). Da qui, la legionella può “colonizzare” gli ambienti idrici artificiali, come le reti di distribuzione dell’acqua potabile nelle città, impianti idrici dei singoli edifici, impianti di umidificazione, piscine, fontane, e così via. Non si trasmette da persona a persona: l’infezione viene veicolata piuttosto da flussi di aerosol e di acqua contaminata, come nel caso di ambienti condizionati o con l’uso di umidificatori.
La legionella, infatti, si riproduce soprattutto in ambienti umidi e tiepidi o riscaldati, come i sistemi di tubature, i condensatori, le colonne di raffreddamento dell’acqua, sui quali forma un film batterico. Prima dell’uso, quindi, consigliano i medici, è importante fare scorrere l’acqua molto calda per alcuni minuti, mantenendosi distanti; è opportuno rimuovere e pulire in modo accurato (con utilizzo di prodotto anticalcare) i frangi–getto (filtrino del rubinetto) e cipolle delle docce; in caso di doccia “a telefono”, non riporla, ma lasciarla pendente, in modo da evitare ristagni d’acqua; non utilizzare le vasche idromassaggio se non viene applicato un corretto sistema di manutenzione.