5 ottobre – Marco Baliani e Lella Costa a Roccabianca con “Human”

5 ottobre – Marco Baliani e Lella Costa a Roccabianca con “Human”

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Foto Fabrizio Zani / Daniele Casadio
Foto Fabrizio Zani / Daniele Casadio

Dall’Arena del Sole di Roccabianca sta per partire la nuova proposta teatrale di Marco Baliani e Lella Costa. Sono proprio loro gli autori oltre che i protagonisti di “Human”, che mercoledì 5 ottobre alle 21.15 inaugura il cartellone 2016/2017 del teatro di Ragazzola e dell’Arena del Sole di Roccabianca. Uno spettacolo di forte impatto sociale che dalle rive del Grande fiume partirà per il tour che lo porterà in giro per l’Italia.

Con le scene e i costumi di Antonio Marras, le musiche di Paolo Fresu e la regia dello stesso Baliani, oltre a Lella Costa vedrà sul palco David Marzi, Noemi Medas, Elisa Pistis, Luigi Pusceddu. Testimonianze dirette, brandelli di vita vissuta, narrazioni tramandate da chi si è spostato da una riva all’altra di quel mare che dovrebbe unire, ma che si è trasformato in un baratro di sofferenza. Marco Baliani con questo nuovo spettacolo supera il proprio concetto di teatro civile e, insieme a Lella Costa, indaga la linea di confine che separa l’umano dal disumano. Il racconto, moltiplicato dalle voci di quattro giovani attori affronta il tema della migrazione, di uomini e donne in fuga da guerre e carestie, in cerca di salvezza sulle coste italiane.

La prima ispirazione dello spettacolo è l’Eneide, che celebra la nascita dell’impero romano da un popolo di profughi: Baliani parte dal mito per interrogarsi sul senso profondo del migrare. Poi l’incontro con Lella Costa e la reminescenza di un altro mito, ancora più folgorante nella sua valenza simbolica: Ero e Leandro, i due amanti che vivevano sulle rive opposte del fiume Ellesponto. Dal tema delle migrazioni e dalla volontà di raccontarne l’odissea ribaltata prende avvio “Human”. La linea nera che attraversa la parola evoca la presenza dell’umano e al tempo stesso la sua negazione. Si indaga, quindi, attraverso forme teatrali, quanto accade in questi anni, nella nostra Europa, intesa non solo come entità geografica, ma come sistema “occidentale” di valori e di idee: muri che si alzano, fondamentalismi che avanzano, attentati che sconvolgono le città, profughi che cercano rifugio. Non semplice teatro civile ma spiazzante, conturbante, inquietante esplorazione della soglia fatidica che separa umano e disumano, in forma di oratorio, nel tentativo di innescare un rito di partecipazione sul significato profondo di Umanità.

Info e biglietti: 339 5612798. Per altre informazioni www.teatrodiragazzola.it.

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