Pensioni: c’è l’accordo Governo–Sindacati

Pensioni: c’è l’accordo Governo–Sindacati

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Mercoledi 28 settembre è stato firmato un accordo importantissimo con il governo sul tema delle pensioni, che mette insieme risposte per tre generazioni: giovani, lavoratori e pensionati.

Dopo anni nei quali ci siamo battuti per affermare i diritti senza ricevere ascolto da parte del Governo, assistiamo finalmente ad una presa di posizione con la quale i nostri pensionati ricevono qualcosa senza dare nulla in cambio. Aver ampliato il numero della platea a cui andrà la quattordicesima, insieme all’equiparazione della no tax area tra lavoratori e pensionati, sono due traguardi importantissimi per noi.

Abbiamo lavorato tanto in questi anni per far comprendere al Governo quanto fossero importanti i nostri pensionati, quanto fosse importante dare loro una mano, partendo dal presupposto che fosse imprescindibile riconoscere il loro ruolo sociale.

E’ grazie a loro se in questi anni di crisi le famiglie sono riuscite ad andare avanti. E’ grazie al loro supporto, economico e morale, se i figli hanno trovato un sostegno per le proprie famiglie, se i nipoti hanno avuto un punto di riferimento in più rispetto ai propri genitori. Tutto questo per anni non è stato affatto considerato: ci si è limitati a pensare che i pensionati fossero la categoria alla quale attingere solo per fare cassa, per trovare le risorse necessarie a rifondere le casse vuote dello Stato. Fino a ieri ai nostri pensionati è stato solo chiesto: oggi, dopo 10 anni, si comincia a dare loro qualcosa.

Quello che abbiamo fatto è solo un piccolo passo forse, ma è il primo che va in senso opposto rispetto alla marcia avviata in questi anni. Un passo al quale speriamo ne seguano altri, che permettano di trovare una risposta alle altre nostre richieste, come la rivalutazione delle pensioni prevista nella fase due di questo confronto intrapreso col ministro Poletti. Una linea che noi ci impegniamo a far proseguire, partendo dalla convinzione che anche chi ci governa stavolta si sia deciso a portare avanti una politica volta a sostenere le persone meno abbienti e i pensionati più poveri: in una parola sola ‘i più deboli’.

L’ampliamento della platea dei beneficiari della 14esima, che coinvolgerà oltre 1 milione di pensionati in più, e l’unificazione della no tax area tra lavoratori e pensionati, sono due nostre rivendicazioni per le quali ci siamo battuti per anni.

Abbiamo poi ottenuto l’impegno del Governo a proseguire il confronto su altri aspetti importanti al centro delle nostre richieste: ripristino di un meccanismo di rivalutazione delle pensioni più equo; separazione della previdenza dall’assistenza; ricostituzione del montante contributivo per coloro che hanno subito il blocco delle rivalutazione; studio di un nuovo paniere Istat più rispondente alle spese dei pensionati.L’impegno dei sindacati dei pensionati  Spi-CGIL-FNP-CISL-Uilp-UIL, naturalmente, non si ferma qui. Proseguiremo nel confronto per realizzare integralmente la nostra piattaforma rivendicativa – conclude Luigi Ferrari  – e perché siano trovate le risorse sufficienti a dare risposta ai tanti problemi di giovani, lavoratori e pensionati, ancora da risolvere”.

Luigi Ferrari
Segretario Generale dei Pensionati
Cisl di Parma e Piacenza

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