Sambenedettese – Parma 2-2
Marcatori: 14’pt Mancuso, 35’pt Nocciolini, 8’st Lulli, 36’st Calaiò (rig.)
SAMBENEDETTESE CALCIO: Frison, Di Filippo, Mori, Radi, Pezzotti (Cap.), Berardocco, Lulli,mSabatino, Mancuso (35’st Ferrario), Sorrentino (26’st Fioretti), Di Massimo (15’st Tortolano). A disposizione: Pegorin, Crescenzo, Candellori, Tavanti, Mattia, Vallocchia, Damonte. All.: Palladini
PARMA CALCIO 1913: Zommers, Garufo, Nunzella, Corapi, Canini, Lucarelli (Cap.), Nocciolini (30’st Baraye), Scavone, Evacuo (17’st Guazzo), Calaiò, Ricci (11’st Melandri). A disposizione: Coric, Saporetti, Miglietta, Giorgino, Benassi, Simonetti, Messina, Fall. All.: Apolloni
Arbitro: Francesco Fourneau di Roma.
Assistenti: Graziano Vitallone di Ancona e Valerio Vecchi di Lamezia Terme.
Note: calci d’angolo 3-5; ammoniti: 17’st Canini, 35’st e 48’st Lulli; espulsi: Al Radi. (36’st per gomitata a Guazzo) e Lulli (48’st per doppia ammonizione). Recupero: 1’pt, 5’st.
Era finita 2 a 2 a maggio nella gara disputata al Tardini per lo scudetto dei Dilettanti, è finita allo stesso modo a San Benedetto del Tronto. Con un Parma che, a differenza di quattro mesi fa, ha dovuto sempre rincorrere gli avversari ed ha agguantato il pari solo a 10′ dal termine su penalty trasformato dal solito Calaiò.
A San Benedetto come a Santarcangelo al Parma manca un gol. Una rete fantasma con l’arbitro che non ha visto il pallone varcare la linea in occasione della parata in due tempi del portiere marchigiano su punizione di capitan Lucarelli. Molto contestato anche il rigore concesso al Parma, per il fallo di Radi su Guazzo in area rigore quando il pallone era da tutt’altra parte. Un fallo sanzionato anche con il cartellino rosso.
Gara a tratti nervosa – con i padroni di casa alla fine in nove – che il Parma versione 4-4-2 non è riuscito a gestire, costretto ad andare sempre sotto per poi dover faticare doppio per recuperare. Un punto sicuramente importante per i crociati, ma non abbastanza per puntare all’obiettivo finale. Bisogna fare di più.
Il nuovo modulo con Garufo a sinistra, Ricci a destra, Lucarelli e Canini ovviamente centrali, la coppia centrale di centrocampo composta da Corapi e Scavone, mentre Nocciolini è andato a fare l’esterno sulla fascia sinistra, con Nunzella a destra e la premiata ditta Evacuo-Calaiò davanti, non ha portato molto bene. D’accordo che sono ancora meccanismi da oleare, ma Nocciolini è un attaccante, fa gol, ma quando spinge sulla sinistra si scorda di rientrare e la Samb ne approfitta subito.
La retroguardia crociata va subito in difficoltà: al 6′ Zommers è chiamato a un doppio intervento, respingendo prima un tiro di Pezzotto, e poi quello di Sabatino che stava ribattendo in rete. Un campanello d’allarme per il Parma, che continua a subire fino al 14′ quando Mancuso servito da Lulli insacca da due passi.
Gli uomini di Apolloni sembrano un po’ frastornati, il modulo non li aiuta e la difesa subisce tanto. Bisogna aspettare il 21′ per vedere un’azione vera dei crociati: Corapi batte una delle sue punizioni ben pennellate, Calaiò fa sponda ma trova Lucarelli in fuori gioco. Poi ancora il buio al “Riviera delle Palme” fino al 35′, quando Nocciolini – che è sempre un attaccante – batte imparabilmente Frison, raccogliendo un pallone servito da Evacuo dopo il solito lancio lungo di Garufo.
Il pareggio fa venire meno le certezze della Samb, ma al contempo dà fiducia al Parma che in più occasioni ci prova. Prima con Ricci servito da Nocciolini, poi con Calaiò di testa. Ma enytrambi i tentativi non centrano lo specchio della porta.
Ad inizio ripresa, il copione si ripete: Parma lento e sonnacchioso, anche un po’ troppo prevedibile; Samb che prova a riprendere in mano il pallino del gioco. E fa bene perché in soli 8′ minuti Lulli – ben servito da Di Filippo – trova il gol del secondo vantaggio con un bolide dalla distanza che sorprende Zommers. Un film già visto e il finale potrebbe anche essere horror. Apolloni lo sa e comincia il suo solito giro di sostituzioni: subito Melandri per Ricci, poco dopo Guazzo per Evacuo in modo da imprimere maggior velocità in avanti. Appena 3′ minuti dopo l’ingresso in campo proprio Guazzo perde d’un soffio l’attimo per calciare e l’azione del Parma sfuma.
Al 68′ l’episodio clou che avrebbe potuto cambiare la partita: Lucarelli batte con violenza una punizione, la palla passa attraverso la barriera, Frison ci mette una pezza in due tempi, ma il secondo intervento arriva quando la sfera avrebbe varcato la linea. Non per l’arbitro che non vede il secondo gol fantasma della stagione.
Nocciolini da esterno sinistro è sembrato un po’ in difficoltà, quindi Apolloni manda in campo Baraye che si fa subito notare. Il suo primo pallone diventa infatti un cross perfetto per Calaiò, abbracciato con poco affetto da Di Filippo in area di rigore, ma per l’arbitro non si tratta di calcio di rigore. Penalty che il fischietto romano Fourneau fischia invece all’81’, forse anche per compensare le scelte precedenti, quando in area di rigore – con palla lontana dai due – Radi rifila una gomitata evidente a Guazzo. Il difensore vede il rosso del cartellino e va a fare la doccia, mentre i compagni protestano vivacemente per la concessione del calcio dagli 11 metri. Calaiò poi trasforma ed è il pareggio.
La Samb in 10 adesso soffre la trazione anteriore del Parma. Nunzella divora all’85’ il possibile vantaggio. A 2′ dal termine dei 5′ di recupero concessi dall’arbitro, Lulli entra a gamba tesa nel disperato tentativo di fermare Corapi e lascia i suoi in 9: già ammonito, rimedia il secondo giallo. All’ultimo minuto Guazzo di testa potrebbe metterla dentro, ma un difensore ospite libera e l’arbitro manda tutti negli spogliatoi.
Il Parma ai punti avrebbe forse meritato di più, ma ha pure rischiato di perdere una partita ricca di episodi più che di spunti di gioco. Strano anche vedere la difesa a 4 rimediare ben 2 gol. Garufo oggi non impeccabile e Nocciolini in una posizione non proprio naturale hanno dato margini ai padroni di casa. Sul taccuino di Apolloni tanti appunti da rivedere in settimana.
SALA STAMPA
Mister Luigi Apolloni, forse non contento del risultato, ma sicuramente soddisfatto della prestazione complessiva dei suoi.
“Ci siamo trovati di fronte una squadra molto determinata, la Sambenedettese, soprattutto nella prima fase di gara. All’inizio abbiamo sofferto, però poi abbiamo subito creato occasioni. Siamo riusciti a pareggiare, ma a inizio ripresa è arrivato il gol molto bello di Lulli, nato da una giocata individuale. Nel finale c’è stata la possibilità del calcio di rigore a favore, che abbiamo saputo capitalizzare nel migliore dei modi. Seppur in maniera non sempre ordinata, abbiamo reagito allo svantaggio. Nella ripresa abbiamo giocato con grande determinazione, cercando di vincere. Non so se il rigore ci fosse o meno, ma già in precedenza c’era un penalty grande come una casa su Calaiò. La doppia ammonizione di Lulli ci sta tutta, perché il centrocampista della Samb è entrato a gamba tesa. Il fallo dell’espulsione diretta di Radi non l’ho visto, non posso esprimermi. Se l’arbitro ha valutato che la gomitata fosse cartellino rosso, penso sia legittimo”.
Emanuele Calaiò ha realizzato il rigore del pareggio odierno (2-2) del Parma Calcio a San Benedetto del Tronto contro la Sambenedettese:
Emanuele Calaiò, autore del gol del pari dagli 11 metri, lamenta soprattutto il nervosismo che ha pervaso la gara.
“Ringrazio il presidente della Sambenedettese per le parole che ha avuto nei miei confronti – dice il bomber palermitano –. Dispiace sempre quando un presidente parla con questi termini. Io penso di essermi comportato correttamente. Capisco che stavano vincendo e, dopo il nostro pareggio, abbiano rammarico e tensione. Io all’arbitro mi sono rivolto come hanno fanno tutti gli altri giocatori in campo. Era una partita sentita, che è stata caricata per tutta la settimana. Era normale che ci fosse nervosismo. Se uno va a vedere gli episodi, c’era anche un rigore su di me in precedenza.clamoroso non concesso, c’era un gol non gol a nostro favore e abbiamo sprecato tante occasioni. Il pareggio è un risultato giusto, ma noi per palle create potevamo chiudere e vincere la partita. Siamo poco cinici, perchè noi attaccanti lavoriamo tanto per la squadra, ma il gol prima o poi lo realizziamo sempre. Pure oggi mister Apolloni ha azzeccato i cambi. In Lega Pro si gioca poco, ma emerge molto l’aspetto fisico. Dobbiamo adeguarci a questo agonismo. Si è visto nei primi minuti di entrambi i tempi, quando la Sambenedettese ci ha aggredito e ci ha fatto gol”.
Zommers, invece, non ha gradito soprattutto il secondo gol subito ed ammette che in difesa si poteva fare di più.
“Dico sempre che voglio migliorare in tutti i sensi – ha detto il portiere -. D’altronde sono ancora giovane e posso riuscirci. Sul loro spettacolare secondo gol non ho visto il pallone partire. Se l’avessi vista, probabilmente sarei riuscito a pararla. Sono giovane, ripeto, ma devo far meglio in certe situazioni. Lulli ha fatto un gran gol, ma io non ho visto la palla: se l’avessi vista, magari avrei potuto fare qualcosina in più. Mi sono arrabbiato in qualche circostanza con i miei compagni, perchè potevamo far meglio quando abbiamo subito la rete. Non conosco nessun portiere che è contento di subire gol. Penso sia normale. Questo pubblico molto caldo mi ha esaltato, mi piace giocare davanti ad un pubblico così. Non so se nel secondo tempo potevamo anche vincere, però ormai è andata così. E’ un bene che sia finita in questa maniera, perchè poteva succedere di tutto. Siamo stati anche fortunati, ma un po’ di fortuna fa sempre bene”.