Epidemia di legionella, un paziente su 12 ricoverati è in gravissime condizioni....

Epidemia di legionella, un paziente su 12 ricoverati è in gravissime condizioni. Esperti ancora a caccia delle cause

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Ospedale Parma - MonobloccoSono didici i pazienti affetti da legionellosi – otto uomini e quattro donne di età compresa fra i 46 e i 73 anni – ancora ricoverati al Maggiore nei vari reparti di Medicina interna. Tutti tranne uno: un 73enne che, a causa di patologie pregresse, versa in gravissime condizioni nel reparto di Terapia intensiva. Altri due pazienti, invece, avrebbero già lasciato l’ospedale Maggiore. Tutti i pazienti si sono presentati al pronto soccorso nell’arco di tre giorni e risiedono tutti nella stessa zona: il quartiere Montebello (l’epidemia).

Tanto basta per innescare un’indagine approfondita dell’Igiene pubblica, con il coinvolgimento dell’Arpa. Di certezze ancora non ce n’è, ma di sicuro per ammalarsi il batterio bisogna inalarlo. E non si trasmette da uomo a uomo. Principale indiziata è l’acqua, soprattutto quella di docce, fontane, irrigatori che, uscendo con una certa pressione, in parte si trasforma in aerosol nell’aria e può essere quindi respirata.

I tecnici dell’Ausl e dell’Arpa stanno procedendo spediti ai sopralluoghi anche nelle case dei pazienti per prelevare i campioni da analizzare. Spesso, però, il batterio della legionella si annida anche nei condizionatori d’aria. Ci vorrà del tempo per avere l’esito preciso degli esami, ma per il momento sembra che i campioni prelevati dai rubinetti dell’acqua fredda e dall’acqua calda delle docce abbiano dato esito negativo.

In campo anche un gruppo di tecnici specializzati nel controllo delle epidemie di legionella, inviato dalla Regione.

In attesa di individuare le cause precise, però, valgono le solite raccomandazioni: non fare il bagno in vasche idromassaggio; lasciar scorrere per un po’ l’acqua calda prima di fare la doccia; pulire o meglio ancora sostituire i filtri dei rubinetti; lasciare pendente il telefono della doccia in modo da permettere all’acqua di uscire senza creare ristagni all’interno.

2 COMMENTI

  1. La questione legionella, per quanto appaia ad oggi limitata nei numeri e nel focolaio di infezione, non può non destare preoccupazione perché tocca la salute dei cittadini e l’utilizzo di un bene indispensabile come l’acqua.

    Ci si augura che il problema resti circoscritto e trovi rapida soluzione. Si sa che l’infezione trova origine nell’acqua e che la propagazione avviene per via aerea. AuSL e ARPA, insieme ad IREN, si sono attivate fin da subito per individuare l’origine dell’infezione e confinare e risolvere il problema.
    Nutriamo piena fiducia nel loro operato.

    Ci lascia però perplessi il silenzio del Sindaco che rappresenta la massima autorità sanitaria locale. Era doveroso un suo intervento per chiarire l’entità del fenomeno e illustrare le contromisure intraprese a tutela della salute dei cittadini

    Attendiamo quindi una sua presa di posizione, per quanto tardiva, che possa rassicurare la popolazione del quartiere colpito e la città tutta, dimostrando che il nostro Comune ha sotto controllo la situazione.

    Gruppo consiliare PD Comune di Parma

  2. La vicenda relativa all’infestazione da Legionella dice qualcosa di come questo Comune interpreti il proprio ruolo di garante della sanità pubblica. Pur essendo infatti il Sindaco la massima autorità cittadina non una sola comunicazione ufficiale è giunta a tutti noi rispetto a quanto sta avvenendo nel quartiere Montebello. Che rischi ci sono per gli abitanti? Cosa si è fatto per contrastare un’eventuale diffusione in altre zone della città? Non ci è dato saperlo se non da fonti interne all’Ausl e a Iren; fonti autorevolissime per carità, ma credo che per rispetto del proprio ruolo dovrebbe essere il Sindaco ad intervenire autorevolmente sulla materia.
    Non sorprende dunque che si tratti dello stesso Comune che lascia crescere su un proprio terreno in zona Moletolo una discarica abusiva di 60mila metri quadrati, o che da mesi ignora il moltiplicarsi delle segnalazioni di ratti in giro per la città, l’ultima delle quali proprio oggi in un asilo nido cittadino, per non parlare infine di un sistema di raccolta differenziata che si fonda sull’idea di lasciare per ore il rudo in strada.
    Mi si dirà che sono questioni diverse e certamente lo sono, l’una non è direttamente connessa all’altra, ma tutte insieme formano un quadro piuttosto desolante della sensibilità che questa amministrazione mostra concretamente verso i temi della sanità pubblica.
    Del resto se il buon giorno si vede dal mattino basti ricordare che questo Sindaco è stato eletto proprio cavalcando i temi della salute pubblica connessa all’avvio dell’inceneritore di Ugozzolo, quello stesso impianto che nelle promesse doveva essere smontato e venduto alla Cina!

    Roberto Ghiretti
    Parma Unita

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