Una discarica abusiva di oltre 60.000 metri quadrati tra l’isola ecologica di via Barbacini e il torrente Parma, nella zona di Moletolo, su un terreno in parte di privati e in parte del Comune di Parma. Una montagna di rifiuti, molti anche pericolosi, in bella vista, ma il timore è che sotto terra ci possa essere ben altro. Su segnalazione della Polizia municipale il pm Fabrizio Pensa ha chiesto al gip Alessandro Conti un provvedimento di sequestro dell’area che è subito arrivato: gli agenti della municipale hanno così posto i sigilli a quella che sembrerebbe una vera e proprio bomba ecologica a due passi dal corso d’acqua e a non troppa distanza da aziende agricole.
La Procura indaga contro ignoti e presto potrebbero essere disposti accertamenti tecnici – probabilmente affidati ad Arpa e Ausl – per verificare cosa c’è sotto terra. Arpa e Ausl Ovvero dei carotaggi che possano svelare l’inquietante mistero. Non sarà certo la “terra dei fuochi”, ma neppure un’oasi di salute. A parte l’eternit che spunta da ogni parte e ai rifiuti inerti dell’edilizia, non mancano rifiuti che contengono sostanze chimiche pericolose e una montagna di scarti non ancora ben identificati ma già sminuzzati per finire poi sotto terra.
Il Comune, intanto, sapeva già da alcune settimane, quando gli agenti della Polizia municipale hanno fatto la scoperta. Ma davanti a tanto degrado è difficile procedere alla bonifica senza prima aver verificato – attraverso una delicata inchiesta giudiziaria – cosa c’è nel terreno e soprattutto chi sono i responsabili dello scempio. Perché non si tratta certo di un fazzoletto di terra e neppure della solita discarica abusiva con qualche sacchetto di rifiuti domestici. Qui c’è molto di più ed è lì almeno da qualche anno. Possibile che nessuno sapesse? Ci sarà stato un via vai di mezzi anche di piccole aziende edili, qualcuno ha visto? In quella zona era previsto il piano di espansione del quartiere Moletolo, ma in gran parte è rimasto solo sulla carta.