Finirà con un contenzioso legale il braccio di ferro tra la Cff Filiberti di Bedonia e il Governo di Malta, per il mancato pagamento di una importante commessa nell’ambito dei lavori per la realizzazione della nuova sede del parlamento dell’Isola. Difficile pensare a soluzioni diverse. Questo quanto emerge dalla risposta fornita dal governo – attraverso il viceministro Teresa Bellanova – all’interrogazione presentata dai deputati parmigiani Patrizia Maestri e Giuseppe Romanini.
“Prendiamo atto positivamente della confermata attenzione del Governo al contenzioso che ormai da molti mesi vede contrapporsi l’azienda CFF Filiberti e il Governo maltese e della disponibilità dell’Ambasciata Italiana a La Valletta a continuare a seguire la vicenda che, tuttavia, è ormai avviata verso un contenzioso legale”, dicono Maestri e Romanini.
“Il ministro degli esteri Paolo Gentiloni, in visita a Malta lo scorso 10 marzo – hanno aggiunto i due deputati – ha perorato con il Governo locale la causa di un rinnovato sforzo conciliativo tra le parti in ragione delle gravi implicazioni sul bilancio dell’azienda e sull’occupazione derivanti dai lamentati mancati pagamenti e il rischio concreto di fallimento, ma l’avvio di azioni legali rende oggi più difficile immaginare una soluzione transattiva”.