Due anni e sei mesi da trascorrere dietro le sbarre in via Burla. Questa la condanna inflitta a D.F., 43 anni, origine campana, diversi precedenti alle spalle, accusato di lesioni e minacce, oltre che di porto abusivo di strumenti atti ad offerendere. La condanna emessa per direttissima dal giudice Gabriele Nigro è arrivata nel pomeriggio di lunedì dopo che l’uomo era finito in manette nella serata di domenica.
Secondo l’accusa, il 43enne si è presentato nel pomeriggio di domenica, più o meno verso le 18, alla reception di un residence di viale Piacenza, chiedendo di una non meglio precisata persona. Un suo amico. Il portiere della struttura però si è accorto che qualcosa non andava e aggrappandosi alle norme sulla privacy ha negato l’accesso.
Tutto finito? Neanche per idea. Il 43enne a quel punto ha tirato fuori dai pantaloni un grosso coltello da cucina ed ha iniziato a monacciare il portiere che, spaventato, è riuscito a scappare, ma non prima di essere ferito a una mano. L’uomo ha quindi chiamato il 113 e gli agenti sono arrivati sul posto in un attimo. Per terra hanno rinvenuto il coltello, poco lontano anche D.F. che è stato portato in questura e, dopo gli accertamenti, arrestato.
Il portiere è stato medicato al pronto soccorso e se la caverà in otto giorni. Il 43enne campano – salvo solite scappatoie legali – in due anni e mezzo.