18.780 dollari per una notte in ospedale. Nella “grande democrazia” americana capita anche questo. Il salatissimo conto è stato sventolato sotto il naso alla campionessa parmigiana di softball Greta Longagnani, 23 anni, che negli Usa studia psicologia e scende in campo per i colori della St. Thomas University di Miami.
Il conto – pubblicato oggi da Gazzetta di Parma – è più o meno come quello di un grand hotel. Ma fa impressione vedere come nella “grande democrazia” americana, un po’ di antibiotico possa costare 161 dollari e una flebo, addirittura, 635 dollari. Una flebo che in Italia non viene negata quasi a nessuno di coloro che si presentano al pronto soccorso. E che magari sono pure esenti dal ticket.
Greta Longagnani, invece, al Memorial Hospital West di Miami all’arrivo al pronto soccorso non si è sentita chiedere “cosa ti senti?”, ma “qual è la tua assicurazione?”. La ragazza, tra l’altro, è finita in ospedale dopo aver mangiato delle cozze servite poco prima in un ristorante. Mal di pancia, brividi, vomito, difficoltà pure a parlare… ma in ospedale, prima di tutto, vogliono sapere quale sia l’assicurazione.
E per fortuna la 23enne che ha giocato pure nella squadra di Collecchio prima di andare oltreoceano, è assicurata sia come sportiva, sia come studentessa universitaria. Ma se non avesse avuto l’assicurazione, chi avrebbe curato la sua intossicazione?