Sono oltre 15.500 i residenti nel parmense che nel 2015 hanno dovuto far ricorso alle cure o anche solo alle consulenze dei professionisti della Salute mentale. Vale a dire poco più del 3% della popolazione residente. Segno evidente di un disagio che si allarga e sul quale la collettività non può più far finta di niente. A differenza di quanto si potrebbe pensare viste le tante notizie di cronaca, però, rimane stabile il numero dei pazienti affetti da dipendenza patologica. Preoccupa non poco, invece, l’incremento dell’utenza della Psichiatria adulti e soprattutto della Neuropsichiatria Infantile e Adolescenza (Area NPIA), nella quale si registra una maggior presenza di maschi fra i 6 e i 10 anni. Questi i principali dati contenuti nel Report 2015 presentato oggi dall’Ausl di Parma.
Dei 4.102 piccoli pazienti in carico, il 25,4% ha una diagnosi che parla di disturbi dello sviluppo psichico, mentre il 35.1% soffre di disturbi specifici dello sviluppo. Il ritardo mentale colpisce il 12.8%, mentre fattori che influenzano lo stato di salute riguardano l’11,9%. Infine, il 14.6% dei bambini presenta patologie neurologiche e/o mal formative, neurosensoriali.
A questo si aggiunge anche il Programma adolescenza e giovane età adulta che conta, nel 2015, 371 utenti in carico (346 nel 2014), di cui 159 nuovi ingressi. Ben 279 sono stati i dimessi, 47 i rientranti. In tutto 3.108 le prestazioni assicurate.
“Gli scenari dei bisogni sono in costante cambiamento, per motivi demografici, sociali ed economici – ha spiegato Elena Saccenti, direttore generale Ausl -. I professionisti dei nostri servizi, come dimostrano i dati dell’attività 2015, hanno le competenze per dare le risposte adeguate e hanno le capacità di riflettere sul loro lavoro di fronte ai cambiamenti, come dimostra il ricco programma della rassegna “La salute della salute mentale”, quest’anno alla sesta edizione”.
“Il volume di attività ha registrato nel 2015 un costante aumento, nel numero di utenti e nella loro complessità, soprattutto nella fascia dell’eta evolutiva – ha sottolineato Ettore Brianti, direttore sanitario Ausl -. Per questo occorre proseguire con il consolidamento della rete dei servizi provinciali, dove sono fondamentali sia la prevenzione che le integrazioni tra strutture aziendali, clinica ospedaliero-universitaria, medici di famiglia e i pediatri, centri privati accreditati”.
Andando ancora più nel dettaglio, Pietro Pellegrini, direttore del Dipartimento assistenziale integrato Salute Mentale-Dipendenze patologiche Ausl, ha fatto notare che “i dati evidenziano come i problemi di salute mentale e dipendenze siano molto rilevanti tra la popolazione, visto che riguardano circa il 3% dei residenti in provincia di Parma. La questione, dunque, interessa direttamente o indirettamente tutta la comunità locale. Un’occasione per riflettere insieme su questi e altri argomenti è la rassegna annuale, dove sono numerosi gli appuntamenti anche su aspetti innovativi del nostro lavoro, come il rapporto dei nativi digitali con le nuove tecnologie”.
Lievita anche il numero dell’utenza della Psichiatria adulti, che nel 2015 per la prima volta ha superato la soglia delle 6.000 unità, raggiungendo quota 6.115 (1.280 i nuovi pazienti, in media più di 3 al giorno) contro i 5.616 dell’anno precedente.
La quota prevalente di utenti (22.6% e 22.3%) si colloca rispettivamente nella fascia d’età 50-59 e 40-49 anni, importante la quota di soggetti con età superiore ai 60 anni, pari al 30.3%. Netta la prevalenza femminile (circa il 60%).
La lettura delle diagnosi consente di evidenziare la grande complessità e variabilità delle situazioni. Le diagnosi afferenti all’area dei disturbi psicotici, comunque, rappresentano circa la metà (49.4%), seguono le diagnosi di disturbi della personalità, disturbi neurotici e di adattamento. Gli utenti in residenze sono stati 329, di cui 236 ospiti in residenze a trattamento intensivo, 55 in residenze a trattamento protratto e 38 in residenze a trattamento socio riabilitativo. A questi si aggiungono 96 utenti in comunità alloggio e gruppi appartamento.
Sono stati 164 i progetti nell’area di intervento degli inserimenti lavorativi; in aumento i percorsi di accompagnamento cogestiti con la Provincia, passati da 319 a 341, con 18 assunzioni registrate nel 2015.
Sono invece in calo i ricoveri del Servizio Psichiatrico Ospedaliero, che passano da 443 a 401; in calo anche l’attività del day hospital (da 155 accessi nel 2014 a 133 nel 2015).
Per quanto riguarda le dipendenze patologiche, quelle da droghe e farmaci rimangono saldamente al primo posto, anche se sostanzialmente stabili nel corso degli ultimi anni. Così come i pazienti affetti da altre dipendenze.
La classe d’età entro cui è compreso il maggior numero di utenti, considerando tutte e tre le aree, resta anche per il 2015 quella tra i 41 e i 50 anni (34.6%). Per quanto attiene all’età, è possibile affermare la natura trasversale del fenomeno della tossicodipendenza, infatti la domanda di cura ai servizi per l’area “Droghe e/o farmaci” coinvolge un ampio range (18-50 anni, pari all’88% dei tossicodipendenti), mentre si rileva lo 0.6% di utenti minorenni. Si mantiene la caratteristica di un’età più elevata per gli utenti in trattamento per problematiche alcol-correlate e per i giocatori d’azzardo (età media alcol 49, gioco 51, droghe 38).
Stabili, negli anni, le differenze di genere: un utente tossicodipendente ogni 6 è femmina, rapporto che si conferma anche nell’area gioco. Mentre nella tipologia alcol, per ogni utente femmina sono in carico ai servizi 2 maschi.
Quella per gli oppiacei rimane la dipendenza primaria più frequente (76% degli utenti nel 2015), a riprova di come l’eroina sia ancora responsabile di una percentuale importante delle richieste di trattamento. Le persone che afferiscono ai Ser.T per abuso o dipendenza da cocaina si attestano sul 15% del totale dei programmi di trattamento.
Con particolare riferimento ai giocatori d’azzardo, sono in atto gruppi e collaborazioni con gli enti ausiliari (comunità terapeutiche), per il trattamento anche di tipo residenziale. Sono stati realizzati e sono tuttora in corso in atto iniziative di prevenzione nelle scuole, con gli esercenti e il terzo settore. Al riguardo, il 28 settembre alle 18.30 si terrà il convegno “Sovra indebitamento e gioco d’azzardo”, nella sala civica delle Orsoline di Fidenza.
L’assistenza sanitaria in carcere, infine, ha visto la presa in carico di 216 pazienti detenuti (193 per “droghe e farmaci” e 23 per “Alcol”), di cui 75 nuovi utenti, registrando un lieve calo rispetto al 2014 (227 utenti).
Per il sesto anno consecutivo, nel periodo settembre-dicembre, l’Ausl promuove la rassegna “La Salute della Salute Mentale”: una serie di eventi, aperti a tutta la cittadinanza, che si terranno nei Distretti di Parma, Fidenza, Sud-Est, Valli Taro e Ceno. “Nel corso del tempo” è il titolo scelto quest’anno. Tra i tanti appuntamenti in calendario, il convegno nazionale “La Legge 81/2014: quali nuove prassi?”, ovvero un momento di confronto oltre i confini locali tra professionisti e rappresentanti Istituzionali sui percorsi “senza Opg” (Sala convegni di Azienda Ospedaliero-Universitaria di Parma il 17 novembre dalle 8,30), e un evento è dedicato alla salute mentale al femminile, promosso dall’Associazione Onda – Osservatorio nazionale sulla salute della donna, che prevede una giornata aperta negli ospedali con il “bollino rosa” su diversi temi: ospedale di Parma, padiglione Braga, l’11 ottobre dalle 9 alle 13 e dalle 17 alle 19; ospedale di Vaio, il 10 ottobre dalle 9 alle 13; ospedale di Borgotaro, il 12 ottobre dalle 9 alle 13.