“Fever at down” del regista ungherese Peter Gardos è il film vincitore della quarta edizione del Parma International Music Film Festival. Racconta una storia vera che narra l’amore tra due sopravvissuti all’Olocausto nei campi di riabilitazione svedesi durante l’autunno e l’inverno del 1945. A proclamare il vincitore, durante la cena di gala al Circolo di Lettura a Parma, il conduttore della serata, Valerio Merola, con l’organizzatrice del festival Eddy Lovaglio e la madrina, l’attrice Stefania Rocca.
La Violetta d’Oro alla miglior colonna sonora è stata ritirato dal compositore dello stesso lungometraggio, Attila Tozser. La giuria ha motivato il riconoscimento per la capacità di sottolineare con estrema eleganza e raffinatezza i vari aspetti drammaturgici della storia. Lo stesso film ha ricevuto anche il premio alla miglior fotografia per l’uso del bianco e nero che ricorda i maestri del Neorealismo.
La Violetta d’ Argento per il miglior film è stata aggiudicata al film austriaco “Cuore frantumato” di Timm Kroger, l’incontro di un giovane compositore con un maestro di musica. Il film ha avuto il giudizio unanime della giuria per il garbo e l’eleganza con cui la regia ha saputo raccontare il carattere intimista della storia.
Oggetto di maggiori discussioni è stata la premiazione di “Peter and Wendy”, come ha spiegato Michele Guerra, docente di cinema all’Università di Parma e giurato, perché il film era in lizza per un riconoscimento sia per la conduzione che per la colonna sonora. Alla fine la giuria ha decretato un Premio speciale per la miglior regia a Diarmuid Lawrence per l’adattamento cinematografico e musicale con finalità sociale del film ed è stato ritirato dal compositore delle musiche, l’italiano Maurizio Malagnini.
Il Premio Malerba per la sceneggiatura del miglior cortometraggio è andato a “Inagibile” di Giulia Natalia Comito e Tommaso Cassinis, documentario narrato in prima persona dal musicista Bob Corn sul terremoto in Emilia. L’attore e musicista Marco Cocci si è aggiudicato il premio come miglior attore per il film “Spiral”.
Il miglior cortometraggio è risultato “Adaptation” del polacco Kartosz Bruhlik. Il premio MUP alla miglior produzione italiana è stato consegnato dal professor Marzio Dall’Acqua per il cortometraggio “Camper” di Alessandro Tamburini.
Infine Il premio alla carriera è stato assegnato proprio alla madrina del festival, Stefania Rocca.