Millecinquecento iscritti, 900 partecipanti per un solo posto di ostetrica all’ospedale di Fidenza. Ma il concorso, che si è svolto al palasport, ha rischiato di tramutarsi in qualcosa d’altro per le proteste dei partecipanti che hanno pure richiesto l’intervento dei carabinieri.
Tutto è iniziato alle 9 di giovedì mattina, quando i 900 partecipanti, molti accompagnati da parenti e amici rimasti fuori ad attendere, sono entrati nel palasport per la registrazione. A quel punto si sarebbe dovuto procedere alla distribuzione delle fotocopie della prova d’esame, ma le macchine fotocopiatrici, incredibilmente, non funzionavano e alcuni della commissioni sono dovuti andare fuori dal palasport per poterle fare.
Un’operazione che ha richiesto circa 4 ore di tempo, durante le quali i partecipanti sono dovuti rimanere dentro in attesa. Ed è subito scoppiata la protesta, le contestazioni e qualcuno ha anche abbandonato il palasport e il concorso ritenendolo ormai una farsa. Sul posto sono arrivati anche i carabinieri per ricostruire quanto stava accadendo.
La prova d’esame, comunque, è iniziata alle 13 e si è svolta regolarmente. Ma su quanto accaduto anche l’Asl adesso vuole vederci chiaro.
Non si è svolta regolarmente! !!!! Hanno dato il via per l’inizio della prova e metà persone ancora non avevano il compito…. la gente aveva cellulari accesi, libri alla mano e compila vano il questionario a gruppi!!! C’erano 5 persone a” controllarne” ipoteticamente 1500 ( ma eravamo solo 900)…..dopo 7 min è stato dato lo stop, e c’era chi ha continuato ad avere il compito in mano sulle scale mentre aspettava di consegnarlo!!!!
Si è svolta regolarmente dove?!?!? Io c’ero ed era l’anarchia totale! gente che non aveva ancora il compito quando il presidente ha dato il via alla prova! Devono solo VERGOGNARSI!
Regolarmente??? Ma che giornalisti siete!!! La prova si è svolta nella più totale irregolarità, senza chiaro segnale di inizio, con persone che hanno iniziato a controllare e compilare la prova molto prima del via, nessuno a controllare e a un certo punto la commissione è uscita dalla sala dove si stava svolgendo la prova, è molto altro! Informatevi prima di fare questo giornalismo spazzatura!
In realtà non si è svolta proprio dalle 13 e direi neanche regolarmente. Visto come è stat svolta la prova.
Buongiorno, sono un’ostetrica e vorrei evidenziare che la prova non si è svolta “regolarmente” come voi riportate nell’articolo. La prova si è svolta, è vero ma il modo in cui è stato fatto non era per nulla regolare. I compiti sono stati distribuiti attraverso un passa mano ( per nulla regolare ) in cui ogni candidato poteva vedere le domande in anticipi. Durante la distribuzione molti candidati avevano in mano i cellulari e nessuno ha detto nulla. Alcuni partecipanti sfogliavano tranquillamente il test prima dell’inizio della prova cercando le risposte su libri e cellulari, il tutto è stato fatto presente alla commissione che non è intervenuta. Prima che fossero distribuiti i questionari a tutti i candidati è stato dato il via alla prova successivamente nella confusione generale non si è più capito cosa fare c’era chi diceva di continuare la prova chi di interrompere. A quel punto la commissione a deciso bene di uscire dall’aula ( e con loro suppongo anche i 3 vigilanti che non si sono più visti) nel frattempo i candidati avevano le prove in mano, c’era gente che copiava, gente che si lamentava.. sembrava di essere al mercato non ad un concorso pubblico!!! successivamente sono rientrati e hanno detto di continuare la prova. Passiamo ora al momento della consegna la prova andava consegnata a mano una volta chiusa la busta presso il punto in cui ci si era registrati prima di accedere al palazzetto. La realtà è stata ben diversa, molti avevano le prove in mano con le buste aperte, ci si poteva tranquillamente confrontare e fare la prova in quel momento, al posto di una fila ordinata c’era da una folla accalcata di gente stanca e stufa di essere presa in giro in questo modo, persone che arrivano da ogni parte d’italia e che spendono soldi per trovare lavoro e che vengono trattati in modi scorretti e ingiusti. Ora spiegatemi come questa prova possa essere stata svolta “regolarmente”?
La prova non si è svolta regolarmente. Molti candidati hanno avuto il compito prima di altri, hanno potuto completare l’esame utilizzando libri e cellulari e consegnarlo in tutta tranquillità. Alcuni hanno fotografato e filmato queste ingiustizie.
Regolarmente? Non siate ridicoli almeno voi!
La prova non si è affatto svolta regolarmente, i carabinieri sono arrivati perché il compito è stato distribuito in maniera scorretta e alcune candidate senza che le venisse detto nulla hanno compilato la prova con lausilio di smartphone e libri di testo! Io c’ero!!!
Come molte mie colleghe affermano la prova non è stata svolta in modo regolare. Al contrario si sono verificate più volte e per tutta la durata della prova, sia scorrettezze da parte di alcuni candidati che hanno colto l’opportunità di una evidente disorganizzazione ed impreparazione della commissione per svolgere la prova in modo non legittimo. La mancanza inoltre di chiare informazioni sull’andamento della prova e sul da farsi da parte della commissione esaminatrice in seguito all’ inappropriata distribuzione dei compiti ha portato i presenti in uno stato di anarchia totale dove i presenti hanno portato a fine quella che oso definire, il palese esempio della buffonata Italiana che sono i concorsi pubblici italiani. Parlo non solo da ostetrica, ma anche da cittadina Italiana che appura ancora in un’ennesima occasione lo sperpero di denaro pubblico. Sicuramente vi è stata da parte dell’organizzazione una incapacità di gestire lo svolgimento del concorso, questo è stato visto varie volte, ma la novità questa volta è stata la mancanza da parte di una minoranza degli ammessi di quella professionalità e decenza sociale che dovrebbero far parte di ogni figura professionale. Una disgrazia ed una vergogna
La prova non si è svolta in maniera corretta, e la commissione è stata scandalosa!!! Abbiamo protestato per quello, non per i ritardi come è stato erroneamente riportato in questo articolo che non racconta i fatti… Già solo il fatto che la prova sia rimasta 3 ore fuori dalla struttura, dove poteva essere fotografata e mandata a chiunque, è assurdo! Poi, si aspettavano 1500 candidate e non c’era sorveglianza nemmeno per 900… Una vergogna per chi si impegna, gira l’Italia e spende i suoi soldi, per fare il lavoro che ama… Sono stati SCANDALOSI!!!!
Concordo con le mie colleghe… NON C’È STATO NULLA DI REGOLARE… il problema non sono state le ore di attesa…, ma tutto il contesto in cui si è svolta la prova… DISTRIBUITA LA PROVA (senza che nessuno verificasse che le persone non la visionassero prima del previsto) è stata svolta con TESTI IN MANO, CELLULARI , e un chiacchiericcio di sottofondo…! Se la prova si fosse SVOLTA REGOLARMENTE , come è stato scritto, nessuno avrebbe chiamato i carabinieri. LORO DELLA COMMISSIONE HANNO ESPRESSAMENTE VIETATO DI USARE CELLULARI, testi, hanno vietato perfino di parlare, quindi EVITATE DI SCRIVERE che tutto è stato svolto regolarmente. CHIEDETE AI CARABINIERI dello stato in cui ci hanno trovato. E soprattutto PENSATE ANCHE AL DANNO ECONOMICO
Mi associo alle colleghe. La prova non si è svolta in modo regolare come hanno confermato i carabinieri quando ci abbiamo parlato. ” questo è lo specchio dell’Italia” hanno dichiarato.
Allucinante.
Regolarmente? Ci sono delle leggi che regolamentano lo svolgimento dei concorsi pubblici e nulla, in quel palasport ieri, si è svolto secondo le regole.
Noi ostetriche facciamo i chilometri in cerca di lavoro, facciamo anche 8 viaggi per entrare in una graduatoria perché generalmente le prove di selezione sono tre o quattro in giorni diversi, spendiamo i soldi delle nostre famiglie o i soldi guadagnati facendo altri lavori che nulla hanno a che fare con il nostro percorso di studi per andare a 300-400-1000 km a svolgere delle prove di concorso. Quando siamo più fortunate lavoriamo sei mesi o un anno in un ospedale a 300-400-1000km da casa, lontano da affetti, compagni e a volte figli e poi, a termine del contratto, siamo lasciate a casa, in attesa di entrare in una nuova graduatoria e lavorare di nuovo, se siamo fortunate, altri sei mesi chissà dove.
Questo concorso è stato surreale, terribile, tremendo, frustrante, uno schiaffo alla nostra preparazione, all’amore e alla passione che riversiamo nel nostro lavoro.
Meritiamo più di questo. Meritiamo rispetto, prima di tutto.
Sono Alessia, un’ostetrica laureata dal 2011 e in cerca di posto fisso come tutte le altre 898 candidate che come me si sono presentate ieri mattina al palazzetto dello sport di Via Togliatti a Fidenza. Volevo segnalare l’articolo scritto in quando NON veritiero, soprattutto per quanto riguarda lo svolgimento della prova che voi avete descritto come “regolare” ma che in realtà regolare non è stato a causa della PESSIMA gestione da parte della commissione di tutto l’iter concorsuale. Quindi vi riscrivo come sono andati i fatti dall’estrazione della prova fino alla consegna della stessa.
Una volta estratta la prova la commissione ci ha dichiarato che tempo 15 minuti (“un quarto d’ora”) avremmo iniziato la prova. Dopo circa 1.30 che eravamo sedute senza poterci muovere, senza poter andare in bagno, senza che le mamme con i bimbi piccoli fuori dall’aula potessero allattare hanno iniziato a girare voci circa il mal funzionamento delle fotocopiatrici (io dentro di me ho pensato come avessero potuto pensare di fare 900 copie della prova, ognuna da 5 fogli in 15 minuti, rilegarla e portarla nell’aula), ci hanno dato il permesso di uscire per andare in bagno, mangiare qualcosa. Quindi giustamente ci siamo alzate e dirette in massa chi al bar dentro il palazzetto, chi in bagno, chi dalle proprie colleghe dislocate in vari punti del palazzetto. Ovviamente questa situazione ha dato adito a pensare che le “eventuali” raccomandate avessero potuto ricevere in quel frangente copia della prova estratta e quindi poter cercare le risposte tranquillamente senza che nessuno potesse dire nulla, visto che nessuno ci aveva vietato di spegnere i cellulari, come normalmente si dovrebbe fare all’inizio di ogni prova di concorso, durante l’attesa dal sorteggio della prova alla consegna della stessa.
Una volta arrivate le prove, i membri della commissione e gli addetti della vigilanza (in sottonumero rispetto al numero di candidati) hanno provveduto a consegnare l’elaborato, con la modalità descritta dalla segretaria (?) che ci aveva spiegato prima del sorteggio: ci sarebbe stato consegnato un plico di fogli e noi una volta ricevuto l’avremmo dovuto inserire in una busta che ci era stata consegnata al momento della registrazione. Purtroppo così non è stato. A parte la consegna lenta e disorganizzata, molte “colleghe” “furbette” (metto tra virgolette perchè forse lo sono state più di me che ho rispettato le regole dichiarate dalla commissione) hanno rallentato l’inserimento dei compiti nelle buste per poter leggere le prime domande, altre una volta inseriti nelle buste le aprivano (non erano sigillate, quindi facilmente accessibili) per poter leggere le domande, altre addirittura con le gambe incrociate, sedute sulla gradinata, con le gambe coperte dalla cartellina che serviva d’appoggio, avevano una mano coperta da quest’ultima e lo sguardo fisso in basso, come se stesse cercando qualcosa sul cellulare. Segnalata più volte alla commissione questo comportamento da parte di noi candidate che stavamo aspettando il via della prova, ci è stato risposto che non avevano potere di fare nulla, anzi la risposta del presidente di commissione (?) è stata “signorina non si preoccupi, la prova inizia tra poco”… Ad una risposta del genere, dopo una segnalazione di irregolarità del concorso stesso ho sperato di non passare la prova, solo per non entrare a lavorare con certe persone, che oltre non avere rispetto per noi candidate oneste, non hanno avuto rispetto per le future migliaia di donne che passeranno sotto mano di quelle furbette. Una volta finita questa pantomima di consegna della prova per 2 settori e mezzo, la commissione, che aveva la cattedra rivolta solo verso un lato del palazzetto (quindi dava le spalle completamente ad un settore e l’altro ce l’aveva di fianco) ha chiesto se le prove erano state consegnate tutte. Ovviamente alla risposta positiva di entrambi i lati a orecchio favorevole (quello frontale e quello laterale) ha dato il via alla prova, senza sentire i “NO” del lato alle loro spalle, i quali hanno ricevuto la prova lanciata dagli assistenti alla sicurezza. Nel frattempo sono arrivati i carabinieri, chiamati da noi ostetriche stufe di questa situazione di attesa e palese presa in giro, e la commissione TUTTA si è allontanata dall’aula della prova lasciando noi candidate a svolgere la prova senza controllo e soprattutto senza il silenzio necessario per favorire la concentrazione. Quindi le prove sicuramente, sono state fatte non singolarmente ma di gruppo. Dopo cinque minuti dall’ipotetico inizio della prova ritorna in aula la segretaria (?) e ci da il secondo via. Quindi panico: Quale via è quello giusto? Il primo o il secondo?
Dopo circa un quarto d’ora dal secondo via ci dicono che mancano 2 minuti alla fine della prova. Finita la prova si doveva mettere l’elaborato dentro la busta grande e chiuderla sul posto prima di alzarsi e consegnarla, ma anche qui non è stato seguito il regolamento. Ci sono state tante concorrenti che hanno continuato a segnare le domande sul foglio ben oltre lo stop perentorio detto dalla commissione. La riconsegna della prova consisteva nel mettersi in fila nei banchetti di registrazione, consegnare la prova, firmare la presenza e uscire. Potete immaginare quanta gente si era accalcata intorno a questi quattro banchetti e come non si poteva assolutamente fare controllo di eventuali irregolarità, visto la fiumana di persone che volevano consegnare il prima possibile la prova per levarsi da quel marasma. Inoltre una volta consegnata la prova sono uscita nel cortile del palazzetto , in attesa delle mie colleghe per tornare a casa e ho notato una candidata che era fuori a fumare con la cartellina sotto braccio e la busta chiusa (al meno quello).
Quindi a differenza del suo articolo, la prova NON è stata svolta regolarmente. Non si può definire un concorso pulito e organizzato. Non si può accettare che una testata giornalistica definisca questo concorso così organizzato “regolare”. Di regolare siamo state noi candidate oneste che abbiamo seguito alla lettera i comandi della commissione.
Chiedo quindi, di eliminare l’articolo non corretto e riscriverlo inserendo la VERITA’.
Alessia, ostetrica
Gentilissime Dottoresse,
è comprensibile la rabbia nell’assistere a certe scene che possono sembrare di stampo fantozziano. Precisiamo comunque che il “regolarmente”, utilizzato solo nell’ultima frase dell’articolo, non sta ad attestare la “regolarità” del concorso – quella attiene ad altri organi – ma solo al fatto che la prova d’esame si è svolta, si è conclusa. Le Vostre testimonianze sono importanti per completare le informazioni su quanto accaduto all’interno, dove nessun giornalista era certo ammesso. Inoltre, se tutto fosse stato “regolare”, l’Ausl non avrebbe avuto nulla da verificare come invece è scritto nell’articolo. Grazie a tutte