Servizi turistici all’interno della Pilotta, ecco il progetto del Pd

Servizi turistici all’interno della Pilotta, ecco il progetto del Pd

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La Pilotta nuovo cuore pulsante del turismo di Parma e centro nevralgico dei servizi dedicati agli ospiti e ai cittadini. Questa in estrema sintesi la proposta del gruppo consiliare del Partito democratico, che ha convocato studiosi e politici presso i Voltoni del Guazzatoio per il convegno “La Porta di Parma. Cultura e turismo per il rilancio della città”. Rilanciato nel corso dei lavori un progetto di valorizzazione e recupero del complesso monumentale della Pilotta, che prevede la promozione del polo museale, la riapertura e l’utilizzo di alcuni spazi dell’area e la sua riqualificazione.

“Vogliamo fare conoscere questa idea progettuale e condividerla, per poi attuarla – ha detto in apertura Nicola Dall’Olio, capogruppo Pd in consiglio comunale -. Perché ciò sia possibile è necessaria una forte collaborazione e l’integrazione tra istituzioni e forze economiche e sociali del territorio, tra pubblico e privato e tra le varie articolazioni del pubblico coinvolte: Polo museale della Pilotta, Comune, Università, Soprintendenza, Provincia. Alla politica, dopo questo lavoro comune, spetterà il compito di definire le priorità e stabilire le gerarchie degli interventi sui quali indirizzare le risorse”. Dall’Olio ha anticipato che il gruppo consiliare Pd proporrà a breve altri incontri: “È il momento delle idee, non delle polemiche. L’intenzione è quella di portare progetti alla città e chiediamo il coinvolgimento e l’impegno di tutti”. Nel prossimo appuntamento, in particolare, si parlerà di riqualificazione e rigenerazione urbana. Tema caldissimo in vista delle scelte urbanistiche dell’ormai prossimo futuro. Di fatto l’inizio di una campagna elettorale un po’ diversa dal solito per le amministrative del 2017.

Massimo Iotti, consigliere regionale Pd – a tal proposito – ha confermato l’interesse della Regione per Parma, ricordando il finanziamento, nell’ambito di progetti europei, di 3 milioni di euro, di cui un milione e 600 mila destinati al complesso del San Paolo, ma anche l’attenzione all’aeroporto e alla difesa del suolo. “Un’attenzione – ha invitato Iotti – che va sfruttata progettando. Pensare la Pilotta come porta di Parma vuol dire offrire a chi arriva in città un sistema unitario di servizi. Offerta turistica che – ha proseguito – non può più essere focalizzata sui singoli contenitori culturali, ma piuttosto su una rete di destinazioni collegate tra loro. Oggi, infatti, l’orizzonte è quello dell’area vasta, nella quale occorre una programmazione turistica e culturale coordinata tra le realtà territoriali”.

È questo uno dei punti cardine della nuova legge regionale sul turismo, la 4 del 2016, di cui ha parlato l’estensore, l’assessore regionale al Turismo e commercio Andrea Corsini: “È una legge che pone le condizioni affinché Parma, Piacenza e Reggio Emilia, con il coordinamento della Regione, possano lavorare insieme nell’ambito di un grande piano di marketing territoriale”. È un momento cruciale per le politiche turistiche, ha aggiunto l’assessore: “Oltre alla nuova legge regionale, è di mercoledì scorso l’approvazione del primo piano strategico nazionale per il turismo. E la prossima finanziaria metterà in campo sgravi fiscali per albergatori e imprese ricettive”. Quanto al progetto sulla Pilotta, l’assessore ha apprezzato le idee emerse nel convegno, che testimoniano un’idea precisa di città e di sviluppo, e ha assicurato che la Regione farà la sua parte, annunciando anche il probabile arrivo di nuove risorse per l’Ospedale vecchio e bandi per i privati, non solo per gli alberghi ma anche per altre imprese della filiera turistica.

La mattinata è stata aperta dal saluto della direttrice del complesso monumentale della Pilotta Sabrina Magrini, che ha ribadito la necessità di pensare a un “fuori” per un complesso che dentro è uno scrigno e l’urgenza di elaborare un progetto di fattibilità in attesa che, dal 1 gennaio 2017, il museo nazionale autonomo, come è stato recentemente riconosciuto, abbia il suo direttore. Carlo Mambriani, docente dell’Università di Parma ha ripercorso, a partire dal 1500, la storia del “palazzo sui trampoli”, ricostruendo i vari passaggi per cui è passato da luogo chiuso – la casa del principe – a museo della città e a luogo sempre più aperto, fino ad arrivare a essere la porta a nord di Parma dopo la realizzazione della ferrovia.

Lucia Fornari Schianchi, per anni soprintendente di Parma e Piacenza, ha ricordato il lungo lavoro che ha portato alla ossatura attuale del complesso, adeguata per avviare questo nuovo progetto, mentre l’architetto Guido Canali, già estensore del piano di riqualificazione degli spazi museali, ha dettagliato il progetto di fattibilità, che dovrebbe favorire la “riappacificazione” dei cittadini con la Pilotta, vissuta come luogo un po’ ostile, e sicuramente chiuso, e che può essere, invece, estremamente invitante.

Tanti gli interventi, alla fine delle relazioni, a testimoniare l’interesse sull’argomento. Dal parlamentare Pd Giuseppe Romanini all’assessore comunale Cristiano Casa, da Luigi Allegri, per l’Università, a Fausto Giovanelli, presidente del Parco nazionale dell’Appennino tosco-emiliano, da Claudio Franchini, direttore di Ascom, a Stefano Cantoni, di Confesercenti, da Maurizio Dodi, presidente del Consorzio dei vini dei Colli a Giancarlo Gonizzi, coordinatore dei Musei del cibo.

Secondo il gruppo consiliare del Pd, Parma avrebbe un potenziale turistico a oggi non adeguatamente sfruttato. Il complesso monumentale della Pilotta è il cuore di questo patrimonio e, con i suoi Voltoni, è anche la porta di ingresso alla città storica: lì arrivano i flussi dei visitatori, da lì partono tutti gli itinerari di visita del centro. È quindi in questo snodo nevralgico che, sul modello di altre città europee – secondo Dall’Olio e compagni – andrebbero concentrati i servizi per i turisti, oggi dispersi e in gran parte carenti. Servizi che sarebbero a disposizione anche di tutti i fruitori della Pilotta (studenti, docenti e ricercatori) e dei cittadini di Parma. Interventi, secondo il Pd, che porterebbero come conseguenza anche la riqualificazione dell’area di piazzale della Pace.

In passato, in occasione delle mostre del Correggio e del Parmigianino, era stato elaborato, e in parte attuato, un progetto che destinava i locali dei Voltoni del Guazzatoio a queste funzioni. Il convegno “La Porta di Parma. Cultura e turismo per il rilancio della città”, organizzato dal gruppo consiliare Pd del Comune, intende riprendere e rilanciare questo progetto, alla luce anche dei nuovi contesti istituzionali e normativi.

Nei Voltoni del Guazzatoio – secondo il gruppo consiliare democratico – potrebbero trovare posto l’ufficio turistico-informativo e una biglietteria unificata, un bookshop su Parma e il suo territorio, adeguati servizi igienici pubblici, una caffetteria e un ristorante che valorizzi le produzioni tipiche. Le sale espositive, già pronte e solo da allestire, potrebbero essere utilizzate per mostre e manifestazioni temporanee e come vetrina dei percorsi e dei prodotti del territorio. Mentre il Cortile del Guazzatoio, un gioiello recuperato ma in gran parte sconosciuto agli stessi parmigiani, andrebbe stabilmente riaperto e utilizzato per i dehors della caffetteria, per concerti e proiezioni. Il maggior presidio e una migliore frequentazione dell’area, sarebbero inoltre un’arma per contrastare l’attuale stato di degrado.

La realizzazione di questo progetto, grazie a quanto già fatto in passato – sostengono infine i consigliere del Pd – non ha bisogno di ingenti investimenti.

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