Litiga con il padre e poi si barrica in una casa in cui sono presenti armi per la caccia, regolarmente denunciate. I vicini, sentendo le urla e i rumori di porte sbattute provenire da quell’appartamento di borgo San Giuseppe, a qualche metro da via Bivio, hanno chiesto l’immediato intervento dei carabinieri, temendo potesse accadere qualcosa di irreparabile.
Le liti tra il padre 70enne e quel figlio di 24 anni non sono una novità neppure per i militari che alle 12.30 di domenica arrivano con ben tre auto e pronti a tutto, ben sapendo che in casa ci sono armi. Alla vista dei carabinieri dell’Oltretorrente, il 24enne – forse anche spaventato – si è chiuso in casa e non voleva saperne di uscire.
Sono stati minuti intermonabili di dialogo tra i carabinieri e il ragazzo. Tutti, fuori, temevano che il giovane potesse commettere qualche sciocchezza. Ma dopo diversi minuti, il 24enne si è convinto ad aprire la porta ed è finito tutto. I carabinieri hanno accertato che non c’erano state violenze di alcun tipo, ma solo un’accesa litigata verbale tra padre e figlio. In ogni caso, per sicurezza, i militari hanno portato via dalla casa le armi.