Hanno colpito ancora. Il gatto e la volpe, due delinquenti senza scrupoli e senza alcun valore umano. Con la storia del falso avvocato e del finto maresciallo dei carabinieri, dell’incidente della figlia e dell’auto priva di assicurazione, i due balordi questa volta hanno raggirato un’anziana di 87 anni che abita in via Cagliari.
Tutto è accaduto mercoledì 7 settembre al mattino, quando la donna – sola in casa – sente squillare il telefono, risponde e dall’altro capo del filo un uomo che le si presenta come avvocato, la informa che la figlia (che in effetti ha) ha avuto un incidente automobilistico, non si è fatta nulla ma si trova in una caserma dei carabinieri perché la vettura era priva di assicurazione. Per mettere tutto a posto senza conseguenze ci vogliono 3.000 euro.
Per essere più credibile, il finto avvocato passa il telefono al falso maresciallo che conferma tutto. Anzi, le dice pure che l’avvocato passerà a breve da casa per prendere la somma richiesta e di non preoccuparsi se non ha i 3.000 euro in contanti, perché tanto loro… accettavano anche oggetti di valore.
Un racconto freddo, duro, convincente… di quelli che manderebbero in confusione qualsiasi genitore di una certa età che mai ha avuto a che fare con le forze dell’ordine. Stava ancora al telefono con il finto maresciallo la 87enne, quando sente suonare il campanello di casa e subito si materializza davanti a lei il falso avvocato.
L’anziana gli consegna un collier da donna e una collana da uomo, ma si sente subio dire che non bastano a coprire la spesa di 3.000 euro. Tanto che l’anziana è costretta ad andare in camera da letto, dove preleva altri oggetti preziosi e li consegna.
Appena l’avvocato esce, l’87enne torna al telefono per chiedere al maresciallo di poter parlare con la figlia, ma non c’è più nessuno in linea. Un attimo ancora e la donna comprende di essere finita nel mirino dei truffatori. A quel punto non le resta che chiamare il 113 per raccontare tutto alla polizia. Ma quando gli agenti – quelli veri – arrivano in via Cagliari, dei truffatori non c’è più traccia. E’ l’ennesimo caso di truffa con il medesimo stratagemma.
Dalla polizia, dunque, l’ennesimo appello: questi sistemi non sono in uso alle forze dell’ordine, nessuno chiama a casa, chiede soldi o, peggio, si accontenta di gioielli. Sarebbe il caso che tutti i figli e i nipoti lo spiegassero bene agli anziani di famiglia.