A Parma sarà un settembre ricco di matrimoni civili: potranno sposarsi anche le coppie formate da persone dello stesso sesso, in ossequio alla non troppo apprezzata legge Cirinnà. Sette le coppie che – come riporta oggi Gazzetta di Parma – hanno già fissato la data per la celebrazione del matrimonio davanti a un ufficiale dello stato civile, altre stanno ancora completando l’iter. Soltanto tre delle dieci coppie già pronte al “sì” sono formate da donne.
Il percorso per arrivare al matrimonio richiede 15 giorni di tempo e la celebrazione è gratuita al Duc, mentre per sposarsi nella sala del consiglio comunale la tariffa imposta è di 1.000 euro. Ne bastano invece solo 300 nella Palazzina Eridania.
Prima dell’entrata in vigore della Cirinnà, Parma come altre città aveva istituito tra mille polemiche il cosiddetto Registro delle Unioni civili. In tre anni vi si sono iscritte solo 12 coppie, tra cui alcune eterosessuali. Non un grande successo.