A settembre tecnici della città di New York saranno a Parma per studiare la gestione rifiuti avviata dall’amministrazione del sindaco Federico Pizzarotti. A dare l’annuncio è lo stesso primo cittadino, orgoglioso delle attenzioni di “una delle città più importanti al mondo: NewYork, 8 milioni di abitanti, la capitale mondiale dell’innovazione e delle grandi visioni futuristiche”.
“Non solo – continua Pizzarotti -. Siamo primi in Emilia Romagna, che entro il 2020 vorrebbe arrivare al 70% di differenziata: Parma è già al 74%. Siamo tra le prime in Italia. Tra le tante città nazionali e internazionali che sono venute a studiare il nostro sistema, ricordo anche Barcellona, Kassel, Milano, Bergamo, Livorno e tante altre”. Il sindaco non perde l’occasione per scagliarsi contro gli incivili che ancora abbandonano sacchetti di rifiuti e ingombranti, ma anche contro l’informazione che amplifica gli episodi come degrado.
“E quindi ancora grazie ai parmigiani, Parma ha realizzato un modello che può essere, e che è, da esempio esportabile in Italia e in Europa – conclude il sindaco -. Questo dovrebbe renderci tutti orgogliosi, perché Parma, la nostra piccola, grande città, ha catalizzato l’attenzione di grandi metropoli che nel mondo politico, economico e globale non vivono la storia, ma la creano. Noi rimaniamo sempre in ascolto per migliorare, e l’autunno porterà nuove EcoStation nell’anello dei viali, alcune più piccole nel centro storico, oltre a progetti per mozziconi di sigarette e tanto altro. Sono orgoglioso della mia città e dei miei concittadini e dello sforzo che stiamo facendo insieme e che sempre di più ci pone come un esempio a livello internazionale. Cambiare è sempre faticoso, ma guardandoci indietro tra qualche anno penseremo a come non avessimo iniziato prima”.