Mame Thierno Birahim Ndoye si è spento nella Rianimazione dell’ospedale Maggiore. Dopo sei giorni di lotta tra la vita e la morte, malgrado i disperati tentativi dei medici, il 26enne senegalese da tempo nel parmense, colpito da malore sabato scorso alla piscina Leoni di Salsomaggiore, si è spento attorno alle 20 di giovedì. Le sue condizioni erano sempre rimaste gravissime.
Il giovane che viveva con la famiglia in Antelami, a Salsomaggiore, non era mai stato in piscina e sabato scorso ci era andato per accompagnare un ragazzino, suo cugino, ed ha voluto provare il piacere di un tuffo in acqua anche per combattere il grande caldo. Ma poco prima aveva mangiato e la digestione era già iniziata. Un’imprudenza che purtroppo gli è stata fatale. Subito ha accusato un malore a causa della congestione ed è rimasto esanime in acqua. A tirarlo subito fuori sono stati i bagnini in servizio nella piscina, mentre due volontari della Pubblica hanno effettuato subito il massaggio cardiaco in attesa del defibrillatore subito arrivato. Manovre che sono riuscite a stabilizzare il ragazzo, prima che l’ambulanza lo portasse allo stadio dove era già arrivato l’elisoccorso per il trasferimento a Parma. Ma tutto purtroppo è stato inutile.
Tutta Salso si è stretta attorno alla famiglia dello sfortunato giovane manifestando solidarietà e vicinanza. Anche il parroco di Sant’Antonio, don Luigi Guglielmoni, ha fatto visita alla famiglia che è di religione musulmana.