“Nonostante il sequestro convalidato dal giudice per 9,7 milioni di euro, l’azienda sta generando liquidità sufficiente per non avere eccessivi problemi operativi e pertanto hanno comunicato che non ci saranno problemi nei pagamenti delle retribuzioni”. Con queste parole, i rappresentanti della direzione aziendale di Parmacotto e delle Rsu assistiti dalla Flai-Cgil e Uila-Uil provinciali , hanno dato stamane rassicurazioni ai dipendenti.
Il prossimo passaggio – dicono i rappresentanti – ci sarà il 14 settembre, quando il Giudice del concordato dovrà esprimersi in merito alla richiesta di revoca pervenuta dalla Procura di Parma a seguito delle indagini per truffa ai danni dello Stato per mezzo di falso in bilancio.
OO.SS e RSU hanno condiviso con gli attuali amministratori che, le eventuali responsabilità dei soggetti indagati debbano essere accertate compiutamente, riconfermando come fondamentale la continuità dell’attività aziendale, del lavoro dei dipendenti e della presenza dei prodotti Parmacotto in tutta la distribuzione.
Qualsiasi sarà la decisione del giudice sindacato e RSU lavoreranno perché sia garantita la continuità operativa ed occupazionale dell’azienda e in tal senso si stanno muovendo per coinvolgere le istituzioni, dal MISE (Ministero dello Sviluppo Economico), alla Regione Emilia Romagna, ai Comuni di Parma e Sala Baganza.
Si auspica infine che le indagini vadano fino in fondo e facciano luce sulle responsabilità che dovessero emergere e che certo non sono dei lavoratori che hanno sempre prestato onestamente la loro opera.