Inneggia alla Jihad: marocchino espulso a Parma

Inneggia alla Jihad: marocchino espulso a Parma

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Il questore di Parma ha avviato, oggi, un ordine di espulsione per un giovane marocchino di trentaquatrenne, residente a Parma, con regolare permesso di soggiorno. Le motivazioni che avrebbero spinto all’esecuzione del decreto di allontanamento per motivi di sicurezza dello Stato, sono da ricercare nei recenti post lanciati in rete dal giovane – che dalle informazioni trapelate sarebbe un sostenitore dell’Isis – inneggianti alla Jihad.

Una intensa attività di controllo del marocchino – giunto in Italia nel 2008 tramite ricongiungimento col fratello, residente a Fidenza- è immediatamente scattata dagli uffici centrali del Dipartimento di Pubblica Sicurezza, dalla Questura di Parma e dai servizi di Intelligenze in prossimità della richiesta di rinnovo, da parte del giovane, del titolo di soggiorno: numerosissimi sono risultati i contatti telefonici del trentaquatrenne con altri attivisti islamici radicali, sostenitori dello Stato Islamico.

Nell’insieme, le indagini hanno inoltre rilevato una profonda avversione da parte del marocchino verso i “miscredenti” a cui non resterebbe altro che – così scrive sui social il marocchino – “raggiungere la morte dopo la vita”, a differenza dei “veri combattenti” che – sempre secondo le deliranti parole del giovane – “raggiungono la vita attraverso la morte”.

Si teme che l’uomo possa agevolare organizzazioni terroristiche internazionali ed è stato, pertanto, condotto nel primo pomeriggio presso il Tribunale di Parma dove è stata approvata la convalida di espulsione: il marocchino, in via definitiva, è stato rispedito in Marocco, attraverso un volo partito dall’aeroporto di Bologna.

 

 

2 COMMENTI

  1. Il terrorismo tocca Parma. Un simpatizzante dell’Isis di nazionalità
    marocchina residente nella nostra città è stato espulso. A quanto pare
    era arrivato in Italia attraverso il ricongiungimento famigliare.
    Vedere Parma collegata ad una notizia legata al terrorismo è davvero
    preoccupante. Ringraziamo le forze dell’ordine e la questura per avere
    condotto questa operazione. Speriamo che la prefettura e
    l’amministrazione comunale diano all’accaduto la giusta importanza e
    mettano in campo risposte adeguate.
    Quanto accaduto ci dice che la minaccia terroristica è in casa nostra.
    L’abbiamo portata noi attraverso anni di accoglienza indiscriminata e
    di controlli troppo poco rigidi. Serve un’inversione di tendenza: stop
    agli sbarchi di migranti e controlli più numerosi e più rigorosi ogni
    qualvolta ci sia qualche sospetto di un potenziale legame col
    terrorismo. Basta guardare alla vicina Francia per vedere quali
    conseguenze l’accoglienza indiscriminata e la concessione della
    cittadinanza a tutti possono avere. Serve, inoltre, prestare
    moltissima attenzione anche nella nostra città e nella nostra
    provincia al pericolosissimo fenomeno della radicalizzazione: pensiamo
    al carcere di Parma o a quartieri dove la concentrazione di islamici è
    molto alta. Sopratutto il carcere è terreno fertile per reclutare
    terroristi. Crediamo sia necessario fare in modo che i cittadini
    stranieri scontino la pena nelle proprie nazioni d’origine.

    Paolo Buzzi, capogruppo Forza Italia Parma
    Francesca Gambarini, capogruppo Forza Italia Fidenza

  2. Un simpatizzante dell’Isis è stato espulso da Fidenza. Prima di tutto
    ringrazio l’intelligence italiana, le forze dell’ordine e la questura che
    hanno individuato ed espulso questa persona, evitando pericoli maggiori. E’
    un fatto gravissimo che non fa altro che aumentare la preoccupazione di
    tutti noi. Spero che vengano al più presto diffuse più informazioni
    possibili su questo fatto. Dove viveva questa persona? Cosa faceva per
    vivere? Chi frequentava? Si faranno controlli e verifiche sulle persone a
    lui vicine? Come ho detto, è un fatto gravissimo e sconcertante da non
    sottovalutare. Probabilmente si pensava che in una cittadina come Fidenza
    cose del genere non sarebbero mai successe e che il problema riguardasse
    solo grandi città come Roma o Milano. Invece non è così. Addirittura c’è
    chi, sui social network, riesce a scherzare su questo fatto, nonostante
    abbia un ruolo istituzionale che gli imporrebbe di prestare attenzione a
    fatti del genere. Mi riferisco al sindaco Massari. E’ proprio questo
    atteggiamento tenuto per anni dalle istituzioni a tutti i livelli che ha
    portato l’Italia in questa situazione. Ma nonostante tutto la sinistra
    continua a non cambiare. Si va avanti col buonismo a tutti i costi, con
    l’accoglienza indiscriminata. Esempi di tutto questo li abbiamo anche a
    Fidenza con le marce della pace e il lasciare che si costruiscano moschee
    camuffate da centri culturali. Insomma, si scherza e si fa finta di niente:
    in fin dei conti c’è la festa del Pd, cosa c’è di più importante?

    Francesca Gambarini, capogruppo Forza Italia Fidenza

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