Sandro Bettuzzi Patron Oiki
C’è una Parma che vince e in pochi, troppo pochi lo sanno. Si tratta di una squadra di ciclismo che ha sede nella nostra città, ed affonda le proprie radici nella storia di questo meraviglioso sport.
Si perchè nel ciclismo non ci suo nascondere, non si può bluffare: se ne hai, stai lì, finche ce nè, stai lì, stai lì (Ligabue una vita da mediano) vai forte e vinci, se non ne hai, arrivi staccato. Cervello, tanto, fatica al diapason, cuore e gambe a pompare sangue adrenalina e potenza andando spesso oltre i propri limiti. Eppoi il vero segreto è l’amicizia e la complicita fuori e dentro all’arena.
In città ci saranno una ventina di squadre ma quella di cui parliamo oggi è indubbiamente la grande sorpresa della stagione, vista le oltre 50 corse vinte e le due maglie di campione italiano vinte ad inizio giugno espugnando la Toscana,terra benedetta per questo sport.
Sandro Bettuzzi trionfante all’arrivo
E pensare che alla partenza delle categorie G1 (riservate ai più giovani) e G2 per i più maturi, la gente si chiedeva da dove sbucasse questo manipolo di corridori che poi si sono trasformati in eroi. Le altre squadre avevano ammiraglie al seguito, radioline tecnologiche, ma si sono dovute accontentare di osservare la gara dalle ruote posteriori dei parmigiani. Un’impresa fantastica che è stata resa possibile dal patron della squadra, anima e core, Sandro Bettuzzi da sempre innamorato di questo sport.
Massimo Magnani campione italiano G1
Maurizio Mai Campione italiano G2
Lui con alcuni amici aveva iniziato a gareggiare quasi per scherzo, poi il faro della passione si è acceso e anno dopo anno i risultati miglioravano. Quest’anno la scommessa di Sandro: riportare la squadra ai livelli di quella plurivincitrice degli anni 60/70 dello zio Giorgio.
Scatta così una “campagna acquisti” importante. Il gruppo si cementa, più che colleghi qui si diventa davvero amici e complici, senza invidie o competitività fuori luogo. Sandro Bettuzzi scandisce i ritmi degli allenamenti 4 0 5 alla settimana, ognuno dei quali da 50 a 100 chilometri. A volte in pausa pranzo a volte alla sera, l’importante è fare girare le gambe.
Lui non manca mai e poi le gare un paio alla settimana ed in estate si corre in notturna. Territorio di caccia tutto il centro nord.Oggi siamo a metà stagione e si può davvero dire che la scommessa di emulare la squadra di Zio Giorgio è stata abbondantemente vinta. La squadra è coesa, anzi granitica con corridori che provengono da Mantova, Reggio e Modena, oltre ai parmigiani Bettuzzi, Ferretti, Cerdelli, Rivara, con la ciliegina sulla torta del neo arrivato Davide Sacchetti.
Fausto Ferretti a sinistra vince in volata
Poi ci sono i grandi veterani come il grande Arturo Balestrieri e Marcello Ceci, Guido saccani ed altri che hanno ottenuto risultati importanti. e le gare, poi che fatica! 100 chilometri a tutta a media di 42 /48 chilometri all’ora sono un passaporto notevole per il fisico di questi ambasciatori parmigiani delle due ruote.
Qui giova ricordare che il ciclismo, fatto bene e vincente è tutt’altro che uno sport individuale, anzi è assolutamente di squadra come testimonia l’Oiki. Prima del via in base al percorso ed alle caratteristiche tecniche dei corridori si sceglie una strategia di corsa e si lavora tutti in quella direzione per fare vincere un compagno.
Tripletta Oiki, podio da sogno Al centro il vincitore Fausto Ferretti
E la sua vittoria diventa quella di tutti per un gruppo unito e vincente. “Eppoi via a fare fiesta”. Una pizza ed una birra in compagnia prima di tornare a casa col sorriso sulle labbra e dire ai propri cari: anche oggi abbiamo vinto. Nei prossimi giorni ne conosceremo direttamente qualcuno, anche perchè il grande obiettivo è alle porte: il campionato mondiale di Pontedera l’11 settembre. Un appuntamento talmente grande che è in grado di fare sognare il patron Sandro per una maglia iridata della sua Oiki.
Antonio Terraneo