Bormioli Rocco Spa, 12 indagati per aggiotaggio e false comunicazioni. La Procura...

Bormioli Rocco Spa, 12 indagati per aggiotaggio e false comunicazioni. La Procura chiede il sequestro dell’azienda

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Il Tribunale di Parma deciderà a metà settembre sulla richiesta di sequestro della Bormioli Rocco Spa chiesto dalla Procura della Repubblica che indaga per aggiotaggio e false comunicazioni sociali, e rigettato in prima istanza dal gip Alessandro Conti. Dodici le persone indagate tra amministratori e sindaci – alcuni non più in carica – finiti nel calderone dell’inchiesta avviata dal sostituto procuratore Paola Dal Monte. Nel mirino ci sarebbe il bilancio del 2014. Secondo l’accusa, che ha chiesto il parere di importanti commercialisti anche di Parma, il consiglio d’amministrazione con il via libera dei sindaci avrebbe approvato atti di bilancio non in linea con gli obblighi di legge in materia di contabilità.

Da tutto ciò sarebbero quindi scaturite le accuse di false comunicazione sociali e di aggiotaggio – ovvero una turbativa del mercato – nei confronti dei 12 indagati. Ma la storica azienda di Fidenza non sembra affatto orientata alla pista dell’errore e meno ancora a quella dell’ammissione della responsabilità. Anzi, rilancia con una superperizia di una famosa commercialista milanese, già consulente della Procura meneghina ai tempi dell’inchiesta Parmalat. L’esito della quale sottolinea la regolarità delle operazioni compiute alla Bormioli Rocco Spa.

Si prospetta dunque un braccio di ferro a colpi di perizie e pareri, sul quale il Tribunale di Parma dovrà dare una risposta. Sul tavolo ci sono infatti le richieste della Procura di sequestro dell’azienda e delle quote societarie. Non poca cosa per un storica Spa che opera in tutto il mondo. Non è nota, invece, la causa che ha portato la magistratura ad aprire un’inchiesta sul bilancio della Bormioli Rocco.

In ogni caso, dopo la clamorosa vicenda Parmacotto Spa, ancora sub judice in seguito alla richiesta della Procura di revocare il piano di concordato già approvato dai creditori, con il rischio di serie conseguenze per l’azienda già da tempo in crisi, un’altra pesante tegola si abbatte sull’economia parmense con l’inchiesta che interessa la grande fabbrica del vetro di Fidenza.

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