Montagna 2000, caccia a circa 5.000 utenti morosi per 2,2 milioni. Bilancio...

Montagna 2000, caccia a circa 5.000 utenti morosi per 2,2 milioni. Bilancio 2016 in positivo

1857
0
CONDIVIDI

Montagna 2000 Spa, la società con sede a Borgotaro che in Appennino gestisce il servizio idrico e la raccolta rifiuti, chiude il primo semestre 2016 in positivo, con un utile che si attesta sui 99.359 euro. Un dato positivo, nonostante tutto. E si perché quel che emerge dai conti presentati dall’amministratore unico Gian Franco Saetti e dal direttore generale Emilio Guidetti è soprattutto l’elevata morosità degli utenti serviti sul territorio. Ben 4.929 sono le pratiche già affidate quest’anno a società specializzate nel recupero credito, per un totale che sfiora i 2,2 milioni di euro. Soldi che gli utenti non hanno mai pagato e che Montagna 2000 evidentemente non riesce più a incassare, tanto da doversi servire di società esterne. A queste, con ogni probabilità, si aggiungono altre situazioni di morosità più recenti, gestite ancora dagli uffici della società di Borgotaro.

Immagine

“Permane una forte criticità sulle attività di recupero del credito; nel corso del mese di luglio la società ha visto completare l’affidamento di tutto il credito pregresso alle società di recupero pur indagando la possibilità di attivare internamente un monitoraggio più attendo del recupero dei crediti pregressi anche con azioni invasive nei confronti dei clienti”, si legge nella nota di bilancio. Tanto che nel corso del mese di luglio “la società ha iniziato un’energica azione di verifica di alcune utenze morose da diverso tempo con l’invio sul territorio dei tecnici deputati alla limitazione e/o chiusura dell’utenza ottenendo , immediatamente , ottimi riscontri con il pagamento del pregresso attraverso bonifici bancari dell’intero importo e/o della sottoscrizione di piani di rientro”.

Lotta dura all’evasione, quindi, nel percorso che vede Montagna 2000 impegnata nel risanamento dei conti, anche attraverso il taglio dei servizi affidati all’esterno per eliminarne i costi. E da settembre si tornerà alla cosiddetta trimestrale per un maggior controllo dei conti della società. Che ha anche dato il via a un programma di letture dei contatori che dovrebbe consentire entro il mese di ottobre di avere la situazione certa dei consumi, in modo da elaborare le proiezioni future non più su dati presunti ma su dati misurati. “Il progetto di lettura dei contatori – si legge ancora nella nota di bilancio – è una parte di un più generale progetto che prevede la consegna certa delle bollette con personale di Montagna 2000 Spa da abbinarsi, eventualmente, a progetti di basic healtcare e/o di recapito conto terzi sul territorio”. Insomma, basta cose a caso.

Intanto si registra un cauto ottimismo per il bilancio del primo semestre 2016, che ha fatto registrare ricavi per 3.100.448 di euro (senza il Comune di Berceto che è uscito da Montagna 2000, tornando a gestire l’acqua in proprio), un margine operativo a 778.700 euro (+6% rispetto a 2015), margine operativo lordo (MOL) a 284.804 euro (+5% rispetto a 2015), reddito operativo (Ebit)101.000 euro (+2,6% rispetto al 2015).

Nel corso del primo semestre 2016 sono diversi i numeri che hanno comunque inciso sul bilancio di Montagna 2000. Dai riconoscimenti di mutui pregressi ai comuni per 212.566,47 euro all’incremento del fondo svalutazione crediti per 49.500 euro. E ancora gli sconti sui fornitori che incidono per 117.000 euro (ancora in corso il controllo su ulteriori transazioni per 80mila euro). Al termine delle scritture contabili, quindi, al netto delle imposte, Montagna 2000 chiude con un utile di 99.359 euro.

Per quanto riguarda servizio idrico e raccolta rifiuti, infine, la parola d’ordine a Montagna 2000 sembra essere diventata “internalizzazione”. Basta più servizi dati all’esterno con costi che pesano sul bilancio e un più massiccio impiego del personale in servizio. Per quanto riguarda l’acqua, per esempio, non saranno più affidati a terzi servizi come clorazioni, letture dei contatori, manutenzioni straordinarie su alcune aree.

Da segnalare inoltre che la società dal mese di maggio è passata ad un nuovo gestore per la fornitura di energia elettrica verde che offre una tariffa energetica più conveniente, quindi meno spese in bilancio. Il miglioramento dell’efficienza energetica degli impianti è in corso ed è stato avviato con l’individuazione, sul depuratore di Bedonia, di una prima fase di test pilota che potrà servire per guidare le scelte definitive sugli altri impianti.

“Il bilancio del primo semestre 2016 è da giudicarsi in modo positivo per i diversi fattori che lo compongono; un risultato certamente incoraggiante della gestione che va misurato anche alla luce dell’avere spesato i mutui pregressi di alcuni comuni che avevano un contenzioso con la società – commentano l’amministratore unico Saetti e il direttore generale Guidetti -. Le tempistiche di conseguimento di alcuni obiettivi non hanno rispettato i tempi previsti ed i benefici saranno quindi resi evidenti nel corso del terzo quadrimestre e nel bilancio consuntivo a fine 2016. Permane una difficoltà a permeare tutta la struttura societaria delle nuove modalità operative molto più legate agli obiettivi e meno alla gerarchia, all’efficientamento operativo rispetto alla burocrazia pur necessaria. Una serie di iniziative customer orientend possono mutare la percezione dei nostri stakeholder rispetto alla situazione aziendale, una mutata percezione dell’utenza non renderà certamente gradita la bolletta dell’acqua ma potrà farla percepire come giusto compenso per servizi di sempre maggiore qualità”.

Nessun commetno

Lascia una risposta: