E’ proprio vero che spesso la realtà supera di gran lunga la fantasia, ma è altrettanto vero che la fantasia di alcuni non ha davvero limiti. Dall’Appennino alla Bassa sta infatti prendendo piede la “truffa dell’asfalto”, messa a segno da stranieri vestitio da operai e in possesso di camion e mezzi adeguati. Insomma, una veste piuttosto credibile per far cadere le resistenze delle potenziali vittime. E’ accaduto già a Bardi, Bedonia, Albareto, Polesine Zibello e persino a Busseto, dove la banda ha preso di mira addirittura il sindaco Giancarlo Contini che, ovviamente, non è caduto nella trappola. Quando Contini, avvicinato nella sua azienda agricola, si è qualificato come sindaco, i due stranieri se la sono data a gambe.
Ma cosa accade? Arrivano due operai offrendo alla vittima di asfaltare cortili, parcheggi, aree private malmesse, tutto a prezzi stracciati. La scusa è semplice: “Abbiamo finito un lavoro per il Comune, è avanzato un po’ di asfalto…”.
In realtà, però, la banda si fa dare un congruo anticipo – mediamente sui 500 euro – e subito dopo aver iniziato “i lavori”, gli operai fingono l’improvviso guasto a uno dei mezzi meccanici necessari per la posa. A quel punto, lasciano il “cantiere” per andare a far riparare il mezzo, ma ovviamente non tornano più.
I carabinieri di Berceto hanno intercettato all’altezza del casello autostradale un mezzo bianco con targa straniera sul quale viaggiavano degli uomini presumibilmente legati a questo sistema truffaldino: per loro è scattato il foglio di via dal paese, nel quale non possono più tornare.