“Diciamo no a una riforma confusionaria, scritta male e che non farà altro che complicare ulteriormente i procedimenti legislativi”. Così esponenti del centrodestra parmigiano hanno presentato a Fidenza il loro comitato per il “no” alla riforma costituzionale “Parma per l’Italia”.
Soci fondatori del comitato sono Lupo Barral, che assume anche la carica di presidente, la vicepresidente Alice Brambilla, Francesca Gambarini capogruppo di Forza Italia nel consiglio comunale del Borgo, il consigliere di Bisseto Nicolas Brigati e Beatrice Peronaci.
“Renzi, trasformando il referendum da un voto su una legge a un plebiscito su di lui dà la motivazione migliore per votare no. Probabilmente riuscirà nell’impresa impossibile di riportare la gente a votare visto che gli italiani sono stufi del suo pessimo governo”, ha sottolineato Barral. Entrando nel merito della riforma, la Brambilla ha sottolineato che “è scandaloso permettere che un Parlamento eletto grazie ad una legge dichiarata incostituzionale si permetta di cambiare la Costituzione, oltretutto con una maggioranza raffazzonata e sempre variabile”.
“Questa riforma ci porta verso una deriva autoritaria dando al premier e al suo partito un potere enorme che non ha nessun contrappeso. Se davvero Renzi voleva snellire il procedimento legislativo e ridurre i costi, doveva abolire il Senato. Invece è stato creato un Senato non eletto dai cittadini e dai compiti poco chiari”, hanno infine aggiunto Gambarini, Brigati e Peronaci. Prossimamente il comitato Parma per l’Italia organizzerà una serie di iniziative pubbliche per spiegare le ragioni del “no”.