L’invivibilità delle celle, a causa del caldo torrido di questi mesi estivi, è una problematica che ha visto coesi diversi detenuti dell’Alta sicurezza che, hanno fatto presente la questione – oltre a quelle di carattere personale – alla Garante regionale delle persone private della libertà personale, chiamata a colloquio proprio dai reclusi lo scorso venerdì: al fine di risolvere tale problematica, è stata proposta l’estensione delle ore di apertura.
Insieme a tale richiesta, è stato inoltre riproposto il tema inerente a questioni di capienza, con la possibilità di assegnazione di celle singole per gli ergastolani: interrogativo, al momento, non ancora risolto.
Altre domande, inoltre, hanno riguardato notizie e informazioni sui contenuti della recente circolare dell’Amministrazione penitenziaria sulla “Possibilità di accesso a internet da parte dei ristretti negli istituti penitenziari”, prevista anche per i detenuti dell’Alta sicurezza, o in condizioni di regime particolare, salvo valutazione caso per caso da parte delle Direzioni: tali problematiche di carattere collettivo e generale sono state rappresentate alla Direzione degli Istituti di Parma, che ne ha preso nota assicurando il proprio interessamento.
Sempre in questi giorni, la Garante della regione Emilia-Romagna ha sottoscritto- insieme ad altri garanti regionali e territoriali – l’Appello dei Garanti dei Detenuti al presidente della Repubblica Mattarella dopo il rinvio in Commissione, del disegno di legge per l’introduzione del reato di tortura in Italia, trasmesso dal Garante nazionale all’Ufficio di Presidenza.