C’è crisi, pagheranno soltanto il 25 per cento dei loro debiti. Era già capitato a una coppia parmense al tribunale di Reggio Emilia, si è ripetuto adesso al palazzo di giustizia di Parma. Ad applicare la cosiddetta legge “salva-suicidi” a una coppia di impiegati parmigiani, genitori di due ragazzi, è stato il giudice della sezione fallimentare Pietro Rogato, concedendo l’omologa al piano del consumatore presentato dai coniugi per far fronte ai loro debiti.
Il piano prevede che entro febbraio 2017 vengano saldati i debiti verso i creditori privilegiati, che ammontano a circa 3.800 euro, mentre il resto della somma – poco meno di 11mila euro su un totale di 43mila euro circa di debiti chirografari – dovrà essere versata agli altri creditori, ovvero Equitalia e società di credito, da marzo 2017 a febbraio 2020 in rate mensili da 300 euro.
La legge 3 del 2012 consente quindi a chi ha requisiti previsti di ottenere un importante sconto sui debiti contratti magari in un momento in cui c’erano le condizioni finanziarie per farvi fronte, venute poi meno a causa della crisi o di altre difficoltà.