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La replica di Tep Spa: ecco perché il servizio controllori esterni è regolare

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La Tep Spa scende in campo per difendere i controllori esterni, ma soprattutto il suo operato nell’affidamento del servizio alla modenese Holacheck srl contro il quale hanno sollevato dubbi prima il Movimento Nuovi Consumatori (leggi) che ha preannunciato anche un esposto alla Procura della Repubblica, poi il capogruppo del Pd in consiglio comunale, Nicola Dall’Olio (l’interrogazione).

“Non avremmo voluto tornare sulle polemiche che hanno segnato l’avvio di questa operazione, tuttavia notiamo che ancora ad oggi qualcuno, a mezzo stampa o attraverso interrogazioni, continua a dichiarare illegittima l’operazione e a mal consigliare quelli che pensano di poter viaggiare gratis (per fortuna sempre meno) a spese di tanti parmigiani, invitandoli a non fornire le generalità e, anzi, a chiedere i danni delle sanzioni comminate”, si legge nella lunga nota di Tep Spa.

Secondo la quale, “il ruolo di pubblico ufficiale ai verificatori esterni non deriva dal contratto collettivo applicato o dall’inquadramento, ma dalla lettera di incarico fatta ai singoli da parte di Tep. Il fatto, quindi, che da un punto di vista contributivo i verificatori esterni siano inquadrati in un contratto “multiservizi”, un contenitore adatto a ricoprire svariate casistiche tra cui anche quella in questione, non rileva ai fini dello status giuridico. D’altra parte anche il contratto autoferrotranvieri con cui sono inquadrati gli operatori in forza a Tep non prevede espressamente l’attività di verificatore. E’ Tep che li designa a questa funzione, mediante lettera di incarico. Tale incarico ai singoli è, inoltre, stato comunicato da Tep a Prefettura e Direzione Territoriale del Lavoro, come prescritto”.

Quindi, stando alla tesi dell’azienda dei trasporti, ci sarebbero guai seri per chi nega le generalità al controllore, anche se esterno alla Tep stessa.

“Per quanto riguarda poi la modalità di affidamento alla ditta Holacheck srl – continua l’azienda – questo è avvenuto per via diretta, dal momento che si tratta di un affidamento a scopo sperimentale e, quindi, di durata limitata nel tempo (da marzo a dicembre 2016) sulla base di quanto previsto all’art. 221 comma 1 lettera b) del codice degli appalti DLGS 163/06, che recita: “gli enti aggiudicatori possono ricorrere a una procedura senza previa indizione di una gara nei seguenti casi: b) quando un appalto è destinato solo a scopi ….. di sperimentazione, …..purché l’aggiudicazione dell’appalto non pregiudichi l’indizione di gare per gli appalti successivi che perseguano questi scopi;”. In considerazione delle perplessità emerse da più parti circa la possibilità di fare sperimentazioni nel settore dei trasporti pubblici, chiariamo che tale attività è intesa nei termini indicati anche dal dizionario della lingua italiana, che alla voce “sperimentazione” recita: “Prova basata sull’esperienza controllata, come verifica di… efficacia ed efficienza“. Anche l’attività di verifica nel trasporto pubblico locale può essere soggetta a sperimentazione – sostengono i vertici della Tep Spa -. E’ sperimentazione perché, mediante tale prova basata sull’esperienza controllata, TEP vuole capire l’impatto economico (efficienza) e sul servizio erogato (efficacia) di una tale azione, per poi riservarsi se bandire o meno una gara l’anno prossimo e su quali basi”.

“Nulla vietava infatti di bandire subito una gara pubblica, vincolando l’azienda per più anni con il fornitore risultato vincente. Ma poiché TEP non poteva conoscere in anticipo i possibili esiti e i risultati di questa modalità di verifica, è stato deciso un affidamento temporaneo in via sperimentale per un periodo limitato, come detto da marzo a dicembre 2016. Questo anche in considerazione del fatto che al momento esiste in Italia un’unica ditta che offre questo servizio, vale a dire Holacheck, che opera anche in realtà a noi vicine come Lodi, Piacenza, Reggio, Modena, Bologna, Ferrara, Ravenna, Forlì, Cesena, Rimini)”, si legge ancora nella nota della Tep.

Sarà dopo aver avuto i dati relativi a questa sperimentazione che Tep, nella sostanza, deciderà se procedere o meno con questo tipo di servizio. E se la decisione sarà positiva, l’affidamento del servizio “potrà avvenire solo a seguito di una procedura di gara ad evidenza pubblica, coinvolgendo anche altri operatori che nel frattempo potranno auspicabilmente presentarsi sul mercato (ad oggi come detto, non ce ne risultano altri). Questa valutazione sarà fatta col supporto di fatti e dati numerici certi, non certo in base a valutazioni “di pancia” o alle sensazioni personali più varie. Dati che potranno consentirci nel giro di pochi mesi una valutazione attendibile, in base alla quale decidere se vale la pena portare avanti questa modalità di verifica o se i risultati sono deludenti”.

La Tep Spa sottolinea infine che le leggi in materia “non sono cambiate pochi giorni prima dell’assegnazione dell’appalto, come sostenuto da alcuni, ma 2 mesi dopo (la delibera di assegnazione del Cda è del 26 febbraio 2016, la pubblicazione del d.lgs. n. 50/2016 che modifica il codice degli appalti è del 19 aprile). Peraltro, nulla cambia per gli affidamenti a scopo di sperimentazione, che sono ancora ammessi (art. 125 del d.lgs. 18.4.2016 n. 50 – nuovo Codice degli contratti pubblico), esattamente come nella normativa precedentemente in vigore. Massima apertura, quindi, alle istituzioni che vorranno approfondire la questione”.

Intanto la Tep Spa conclude annunciando per i prossimi giorni la diffusione dei numeri relativi ai primi mesi di attività dei controllori esterni.

 

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