Voleva far prostituire la moglie con alcuni connazionali per ottenere in cambio dosi di droga. E per “convincerla” non ha esitato a cospargerla di benzina e a minacciarla con un accendino. Ma è stata proprio questa la goccia che ha fatto traboccare il vaso, spingendo la donna a chiedere aiuto. E’ accaduto a Medesano, protagonista una giovane coppia: lui marocchino ma con cittadinanza italiana, lei originaria di Napoli.
L’uomo, attualmente in carcere, accusato di maltrattamenti, lesioni e tentata estorsione, ha patteggiato davanti al gup Alessandro Conti una condanna a 2 anni e mezzo di reclusione. Il calvario per la giovane moglie si è protratto dalla scorsa estate fino all’inizio del 2016, quando per l’uomo sono scattate le manette. La picchiava pesantemente, la mordeva e la rinchiudeva in casa, privandola pure del telefono, fin quando sparivano i segni di quelle violenze. In un’occasione, l’uomo ha addirittura rischiato di soffocare la moglie con un panno infilato in gola per impedirle di urlare durante le sevizie.
Un dramma quotidiano, vissuto tra botte e terrore. Fin quando il marito non le ha chiesto di andare a letto con alcuni suoi connazionali, dai quali avrebbe avuto in cambio dosi di droga. Nonostante l’uomo l’avesse ricoperta di benzina, minacciando di darle fuoco se non avesse acconsentito, la donna è riuscita a scappare di casa e a chiedere aiuto. Mettendo così fine a un incubo durato anche troppo.
