Picchia gli agenti, ma è già libero di andarsene a spasso. Tutto è accaduto nella prima mattinata di sabato 16 luglio, in un uno dei luoghi più caldi di Parma: piazzale Dalla Chiesa. Alcune pattuglie della Questura di Parma, insieme ai colleghi del Reparto Prevenzione Crimine di Reggio Emilia e agli agenti della Polizia municipale hanno effettuato un servizio congiunto in tutta l’area della Stazione ferroviaria di Parma, finalizzato al contrasto del degrado urbano.
Numerosi sono infatti gli episodi di risse tra stranieri, spesso anche con feriti, registrati nelle ultime settimane in piazzale Dalla Chiesa, anche sotto gli occhi sbigottini dei pendolari che al mattino presto attendono il treno per recarsi al lavoro.
Durante l’attività di controllo del territorio, gli agenti hanno proceduto all’arresto di un giovane di origine tunisine, D.A.A., 24 anni, accusato di resistenza e violenza a pubblico ufficiale, poiché al momento del controllo si era rifiutato di esibire i propri documenti aggredendo con pugni e calci gli agenti, causando altresì il danneggiamento dell’autovettura di servizio. A seguito dell’aggressione, tra l’altro, uno degli operatori ha riportato lesioni medicate al pronto soccorso del Maggiore e giudicate guaribili in 20 giorni.
Il tunisino è stato processato ieri con rito direttissimo ed è stato condannato a un anno di reclusione. Ma il tribunale di Parma gli ha concesso il beneficio della sospensione condizionale della pena. Quindi il giovane è tornato in libertà dopo appena due notti in guardina.
Un giovane tunisino ha aggredito in piazzale Dalla Chiesa una pattuglia della polizia municipale. E’ stato arrestato, processato per direttissima e condannato ad un anno di reclusione con la sospensione della pena. Auguriamo all’agente ferito di guarire in fretta e capiamo il senso di frustrazione delle forze dell’ordine che devono lavorare, rischiando la loro vita, consapevoli che in molti casi il malvivente arrestato sarà libero di delinquere ancora solo poche ore dopo. Di fronte a fatti come questo sindaco, prefetto e questore dovrebbero smettere di riempirsi la bocca con la parola “sicurezza”. Quale sicurezza può esserci se chi aggredisce pubblici ufficiali è libero nel giro di poche ore? Libero di aggredire altre persone. Sappiamo che ciò è dovuto all’applicazione della legge, ma sono proprio fatti del genere a scoraggiare le persone a fare denuncia quando subiscono un furto. Quindi, perchè non trovare una via di mezzo fra il carcere e la libertà incondizionata? Ad esempio, prevedendo in casi come questo un qualche tipo di sanzione o un periodo di lavori socialmente utili in modo da non dare l’idea che in Italia si possa fare quello che si vuole senza conseguenza? Dato che il sindaco ci sembra troppo impegnato a cercare di parlare con Beppe Grillo, ci rivolgiamo ancora una volta al prefetto e al questore per chiedere loro di dare una risposta alle esigenze di sicurezza dei parmigiani.
Paolo Buzzi, capogruppo Forza Italia Parma
Francesca Gambarini, capogruppo Forza Italia Fidenza