“Ho subito sentito Carlo Galloni, il titolare dell’azienda, per cercare di informarmi su quanto successo e sulla continuità produttiva del prosciuttificio. Stiamo infatti parlando di un’eccellenza nell’ambito di una filiera altrettanto importante per l’agroalimentare parmense e il made in Emilia-Romagna”. Lo ha detto l’assessore regionale all’Agricoltura, Simona Caselli, dopo il vasto incendio al Prosciuttificio Galloni di Langhirano.
“La priorità è ovviamente accertare la dinamica dei fatti – ha sottolineato Caselli – ma è auspicabile la massima collaborazione istituzionale volta a garantire la ripresa più rapida possibile dell’attività aziendale a tutela delle decine di posti di lavoro e della continuità di una azienda molto importante per la filiera suinicola”.
Al Prosciuttificio Galloni di via Roma a Langhirano, intanto, dopo il devastante incendio che dalle 12.30 di giovedì ha devastato gran parte della storica azienda, è il momento dei bilanci e dell’inchiesta. Da una prima stima, sembra che i danni complessivi ammontano a circa 20 milioni di euro, anche se una parte del magazzino si è salvata, così come gli uffici, e ci sarebbe anche una scorta di prosciutti rimasti integri.
Ma prima di pensare ad interventi di ripristino, bisogna accertare quanto accaduto nel magazzino destinato alla stagionatura dei prosciutti. Proprio da lì, giovedì, si è sviluppato l’incendio che in poco tempo ha aggredito gran parte dell’azienda della famiglia Galloni e che ha impegnato i vigili del fuoco ininterrottamente fino a sabato per mettere in sicurezza la struttura, spegnendo i vari focolai che si andavano riattivando.
A volerci veder chiaro è la Procura della Repubblica di Parma che sul disastro ha aperto un’inchiesta. Ciò che rimane del Prosciuttificio Galloni è stato sequestrato dai magistrati per permettere ai tecnici di svolgere le opportune indagini del caso, alla ricerca della causa d’innesco e forse anche della velocità con cui l’incendio si è sviluppato. Le forze dell’ordine, su mandato della Procura, hanno anche raccolto diverse deposizioni. Al momento sembra che nessuna ipotesi venga ancora esclusa.
A Langhirano, intanto, si è messa in moto anche la macchina della solidarietà verso la famiglia Galloni. Un gruppo di cittadini – dopo l’episodio di sciacallaggio di giovedì, con i ladri che hanno ripulito l’abitazione dei Galloni mentre tutta la famiglia era impegnata con vigili del fuoco e volontari a tentare di salvare il salvabile – ha fatto le ronde notturne davanti al Prosciuttificio a difesa del magazzino in cui si trova ancora una scorta di prosciutti non intaccati dal fuoco. Ma si sono registrate anche altre forme di solidarietà e di vicinanza ai proprietari dello stabilimento distrutto, che già pensano a organizzare i lavori per cercare di ripartire.