Truffa informatica a nome di don Umberto Cocconi. Indaga la Polizia postale

Truffa informatica a nome di don Umberto Cocconi. Indaga la Polizia postale

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Nei mesi scorsi era toccato a due sacerdoti di Fidenza, adesso a don Umberto Cocconi, cappellano dell’Università di Parma. Ignoti sono riusciti ad entrare nella sua casella di posta elettronica con la quale hanno fatto partire una miriade di e-mail fasulle per tentare di mettere a segno l’ennesima truffa on line. Nella mail firmata da don Cocconi (ma era un clamoroso falso), si leggeva che il sacerdote aveva un disperato bisogno di denaro in prestito per far fronte alle spese per il rientro in Italia, dopo un furto subito durante un viaggio in Costa d’Avorio.

In realtà, don Cocconi non solo non ha mai mandato mail con richieste di prestiti di denaro, ma non si è neppure mosso da Parma ricoprendo costantemente il suo posto al Campus universitario. Tante le telefonate al sacerdote da parte di conoscenti preoccupati dall’arrivo di quella mail. Nonostante nel testo fosse stato specificato – per evitare che la truffa venisse subito a galla – che don Umberto non aveva più il cellulare, rubato anche quello. Tanto che don Cocconi, dopo aver rassicurato tutti, è stato costretto a segnalare il caso alla Polizia postale che ha subito avviato le indagini per risalire all’hacker che ha tentato la clamorosa truffa.

Stranamente, però, l’hacker qualcosa l’ha anticipata: don Cocconi sarà in Africa ad agosto, anche se in Camerun e non in Costa d’Avorio.

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