A finire nei guai un pensionato classe ’68 che, il 24 giugno scorso, era “scivolato” con il suo mezzo agricolo in un fosso di Monchio delle Corti, procurandosi escoriazioni e lesioni al volto e guadagnandosi, suo malgrado, una prognosi di 10 giorni.
Fin qui tutto liscio – o quasi- se non fosse che i militari, insospettiti dalla dinamica dell’incidente, a seguito di vari controlli al mezzo ed al conducente, hanno trovato nel sangue del pensionato un tasso alcolemico pari a 2.37 g/l, dunque quasi il doppio della soglia consentita per legge.
Ma non è finita: il soggetto in questione, infatti, viaggiava sul trattore totalmente sprovvisto della patente di guida- che gli era stata revocata in passato (nel 2007)- forse pensando che per il mezzo in questione e per la zona poco soggetta a controlli, fosse consentita una guida libera da ogni vincolo di legge.
Purtroppo però si sbagliava e, oltre ad una denuncia per per guida in stato di ebrezza, l’uomo è stato segnalato alla Prefettura per guida con patente revocata.