Emilia Romagna, vaccino obbligatorio per iscrivere i bambini al nido

Emilia Romagna, vaccino obbligatorio per iscrivere i bambini al nido

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bimbiL’articolo 6 della nuova legge regionale sui servizi educativi 0-3 anni introduce il rispetto degli obblighi vaccinali per difterite, tetano, poliomelite ed epatite B (i vaccini già considerati obbligatori).

Arriva quindi il vaccino obbligatorio per iscrivere i bambini al nido. L’Emilia-Romagna fa da capofila ma presto lo stesso provvedimento, incluso nella riforma dei servizi 0-3 anni che la giunta Bonaccini varerà lunedì 6 luglio, potrebbe presto essere adottato in altre Regioni.

Nella conferenza stampa tenuta oggi accanto al presidente Stefano Bonaccini e alla vice con delega al Welfare Elisabetta Gualmini, l’assessore alla Sanità Sergio Venturi ha voluto rassicurare le famiglie obiettrici: “Ci sarà tutto il prossimo anno educativo per mettersi in regola e non ci sarà alcun aggravio di burocrazia”. Sarà infatti sufficiente presentare all’iscrizione il certificato di vaccinazione dei propri figli.

Sarà comunque cura dal servizio sanitario regionale fornire ai nidi i dati sulle vaccinazioni avvenute o meno. I vaccini necessari per iscrivere i bambini sono tutti quelli obbligatori: difterite, tetano, poliomelite e epatite B. A suggerire la misura, il progressivo calo delle vaccinazioni obbligatorie nei primi due anni di vita, che sono scese sotto la soglia del 95% in tutte le Ausl dell’Emilia-Romagna tranne quelle di Piacenza, Parma e Imola. Il picco di obiezioni nell’area di Rimini, dove si è arrivati ad un allarmante 87,5% di bimbi vaccinati.

Da settembre dunque le famiglie che non hanno i bimbi vaccinati avranno un anno di tempo per mettersi in regola.

“Non èuna fisima o un provvedimento dirigista – sottolinea

il presidente Stefano Bonaccini- lo facciamo con convinzione perché’ abbiamo a cuore la salute dei bambini. Sono convinto che questa legge troverà un apprezzamento”. Per Venturi si tratta di una “battaglia di civilità. Dobbiamo garantire la sicurezza dei bambini che ospitiamo nei nostri nidi. Alcuni non possono essere vaccinati, quindi abbiamo bisogno che non circolino virus perche’ le conseguenze su un bambino debole possono essere anche mortali”.

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