Giallo a Parma per l’incendio dei quadri elettrici di due condomini distanti tra loro, ma entrambi nella stessa notte. Quella in cui si è verificato anche lo scoppio all’interno della centrale elettrica di Vigheffio (leggi). La prima emergenza è scattata verso le 11 in via Scarabelli Zunti, dove i vigili del fuoco sono stati chiamati quando un denso fumo nero aveva già invaso lo scantinato e le scale della palazzina. Per fortuna le fiamme non hanno trovato materiale di facile combustione, quindi gli uomini del 115 hanno impiegato poco tempo per mettere tutto sotto controllo, dopo aver evacuato gli abitanti a scopo precauzionale.
Il secondo allarme verso le 6 del mattino in via Jenner. Palazzina lontana chilometri dalla prima, ma problematica identica: il quadro elettrico dell’intero condominio in fiamme. I vigili del fuoco sono riusciti a domare il rogo rapidamente e anche in questo caso si è proceduto all’evacuazione dei residenti. Una donna di 68 anni ha fatto ricorso a scopo precauzionale alle cure del pronto soccorso a causa di problemi respiratori.
Due episodi analoghi sui quali si sta indagando, ma al momento non ci sono risposte sulle possibili cause del rogo. Da un picco di tensione a un elevato assorbimento di energia per alimentare i condizionatori d’aria, tutto è possibile ma forse non sufficiente a spiegare il perché degli incendi ai quadri elettrici. Nulla c’entra invece lo scoppio alla centrale di Vigheffio che, peraltro, non ha determinato neppure momentanei blackout in città. Non si esclude del tutto anche la causa di una eccessiva presenza di elettricità in atmosfera, che proprio durante la notte di domenica si è manifestata con una tempesta di fulmini nel cielo tra la Bassa reggiana e la Bassa parmense.