Boom di tumori tra cani e gatti. L’esperto: cattivi segnali dall’ambiente di...

Boom di tumori tra cani e gatti. L’esperto: cattivi segnali dall’ambiente di Parma

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viewOltre quaranta veterinari provenienti da varie province si sono ritrovati al ristorante ‘Al Fornello’ di Parma per parlare di alcuni casi clinici di tumore degli animali domestici. Ad organizzare l’incontro è stata la Clinica Veterinaria Jenner, con l’obiettivo di affrontare un tema urgente, vista la crescita esponenziale di neoplasie fra gli amici animali che tanto preoccupano i proprietari, oltre ad esporli spesso a costosissimi esami e terapie.

«Stiamo assistendo a una vera e propria esplosione di casi tumore negli ultimi tempi», ha affermato Nicola Ronchetti, medico veterinario della clinica Jenner, esperto nella diagnosi e cura delle neoplasie. Fondamentale, oltre alla prevenzione, è la diagnosi precoce: «Sarebbe importante che si eseguissero test di screening per rilevare neoplasie ancora in fase iniziale poiché, come accade in ambito umano, in questo modo si può salvare o allungare la vita al proprio cane o gatto. Oggi ci sono dei ‘piani prevenzione’ che consentono di ampliare la vita degli animali del 20%», ha sottolineato Ronchetti.

Fra le possibili cause dell’aumento di tumori il dottor Ronchetti cita le influenze dell’ambiente: «Gli animali sono delle sentinelle e il fatto che siano sempre più frequentemente affetti da neoplasie non è un buon segnale. Vivono vicino a noi e subiscono le stesse influenze ambientali. Avendo una statura limitata risentono moltissimo, per esempio, delle polveri sottili, vista la vicinanza con i tubi di scappamento delle auto, ma anche del fumo passivo delle nostre sigarette e dell’inquinamento da metalli pesanti».

Durante la serata, sono stati esposti casi clinici di osteosarcoma, di melanoma orale associato a linfoma con approfondimenti soprattutto sulle terapie più attuali per affrontarli. «Un approccio tempestivo diagnostico e terapeutico multimodale – ha concluso Ronchetti – risulta essere la scelta da perseguire per ottenere il miglior successo nel controllo di queste patologie. È importante però concentrarsi sulla qualità della vita dell’animale e dunque anche sulla terapia del dolore».

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