Spesso non è un problema di educazione, ma una questione di vera e propria inciviltà. E di scusanti ce ne sono poche. Un bagnino in servizio alla piscina Guatelli è stato picchiato da tre persone che lo hanno tirato giù dal trespolo e inseguito, soltanto perché – per garantire la sicurezza di tutti – quel giovane di era permesso di richiamare più volte un ragazzino che continuava a tuffarsi a bomba nella vasca. Dopo l’ennesimo richiamo con fischietto, il bagnino ha allontanato il ragazzo dalla piscina. Tuffarsi in quel modo è vietato in tutte le piscine pubbliche perché pericoloso per l’incolumità degli altri utenti. Ma mai si sarebbe aspettato che il genitore e altri due lo avrebbero picchiato.
Per fortuna i colleghi del giovane bagnino sono intervenuti in tempo per strappare il ragazzo a quella spedizione punitiva. Portato al pronto soccorso per essere medicato, il bagnino ne avrà per 5 giorni. Ma poteva andare molto peggio se non lo avessero aiutato i suoi colleghi. Sul posto sono arrivati anche i carabinieri e sia il Comune sia la San Donnino Sport sono intenzionate a procedere legalmente contro i tre che hanno seminato paura tra gli utenti, molti giovanissimi, della piscina. Quanto accaduto, d’altra parte, è ben documentato dalle telecamere di videosorveglianza.
