Il giudice Maria Cristina Sarli, impegnata nel caso sui maltrattamenti di Villa Matilde di Bazzano, ha rigettato oggi le richieste di patteggiamento avanzate da tre operatori coinvolti nel processo.
Lo scandalo sulla questione era scoppiato il marzo scorso. L’ “ospizio lager” era finito sulle testate e tg nazionali che hanno mostrato le immagini degli anziani colpiti, strattonati, insultati, maltrattati e presi in giro da alcuni operatori dello stabile. Per questi fatti sette operatori sono finiti agli arresti domiciliari.
Il giudice ha rifiutato il patteggiamento di un pena inferiore a due anni per tre operatori incensurati: Pietro di Nuzzo, Malika El Wahab e Hafida Al Fathaoui. Secondo al giudice le pene, calcolate in base alla normativa vigente dalla difesa, non appaiono congrue rispetto alla gravità dei fatti contestati. I reati sarebbero di grave entità e perdurati nel tempo nei confronti di più persone fisicamente e mentalmente indifese. Inoltre il giudice non riconoscerebbe manifestazioni di pentimento, rammarico o voglia di riparare il danno da parte degli imputati.
Solo S.M, una operatrice accusata di un solo episodio di maltrattamento, si è vista accettare il patteggiamento per 3 mesi di reclusione con pena sospesa.