Daci Kastriot e Syziu Daniel, 39 e 23 anni, hanno patteggiato 2 anni e 6 mesi di reclusione, mentre il più giovane, N.E., 20 anni, ha avuto un anno e mezzo. Tutti accusati di ricettazione e i primi due anche di resistenza a pubblico ufficiale. Kastriot e Syziu erano finiti in manette il 27 gennaio scorso, al termine di un lungo pedinamento da parte degli agenti della Sezione antirapine della Squadra mobile, il terzo, riuscito a sfuggire al blitz, era stato poi identificato e indagato perché aveva lasciato il passaporto vicino al letto.
I poliziotti erano convinti che i tre facessero parte di una banda dedita ai furti nelle case e a quanto pare non avevano affatto torto. Seguendoli a distanza, gli agenti della Mobile hanno notato i tre lasciare davanti alla chiesa di Baganzola un’Audi A5 rubata, per salire subito su una Nissan Almera pulita, con targa albanese, con la quale i tre hanno raggiunto la loro base operativa, un casolare di Collecchio messo a disposizione da un connazionale ben noto alle forze dell’ordine per i suoi precedenti.
Proprio al casolare, quando i tre sono scesi dall’auto, si sono trovati davanti gli agenti della polizia che, non senza fatica, sono riusciti a bloccarne due, mentre il terzo si è dato alla fuga. Ed è stato rintracciato solo successivamente. Perquisendo le auto e il casolare, gli agenti hanno poi trovato un’ingente quantitativo di refurtiva e numerosi arnesi utili allo scasso.