21 giugno – “I messaggeri di Einstein” alla Rocca di Sala Baganza

21 giugno – “I messaggeri di Einstein” alla Rocca di Sala Baganza

1358
0
CONDIVIDI

Un incontro “stellare” è quello in programma per martedì 21 giugno alle 21.00 a Sala Baganza, nella Sala della Rocca, la conversazione dal titolo “I messaggeri di Einstein” sul tema delle onde gravitazionali e dei buchi neri. L’incontro, aperto al pubblico, avrà come protagonista Michele Vallisneri, astrofisico relativista parmigiano che lavora presso il centro di ricerca “Jet Propulsion Laboratory” della NASA, negli Stati Uniti. A conversare con lui sarà Massimo Pauri, professore emerito di fisica teorica all’Università di Parma. I due fisici parmigiani che si sono affermati nell’ambiente internazionale della ricerca, spiegheranno i dettagli più sorprendenti della scoperta di LIGO–Virgo, e le sue conseguenze sulla nostra comprensione dell’universo e delle sue leggi. A seguire, domande e risposte con il pubblico. L’incontro dal taglio divulgativo ma di profondo rilievo scientifico e culturale, sarà guidato da Rita Giuffredi, fisica delle particelle e comunicatrice della scienza, dottoranda in politiche della ricerca europea. I saluti introduttivi saranno a cura di Aldo Spina, sindaco di Sala Baganza e di Paolo Scarpa, Presidente de Il Borgo.

L’11 febbraio scorso la collaborazione scientifica LIGO–Virgo ha riportato la prima osservazione diretta di un’onda gravitazionale, proveniente dalla spirale e coalescenza finale di due buchi neri, un miliardo di anni luce lontano da noi. Questa scoperta rappresenta il culmine di un percorso intellettuale straordinario, cominciato cento anni fa con l’immaginazione scientifica di Albert Einstein; continuato con il lavoro di innumerevoli scienziati che hanno progressivamente chiarito il sorprendente significato fisico della teoria di Einstein; progredito con le prime osservazioni indirette di buchi neri e onde gravitazionali; e compiuto con la costruzione di rivelatori sempre più sensibili negli ultimi 40 anni. La nuova capacità di esplorare il lato oscuro e nascosto dell’universo segna l’inizio di un nuovo tipo di astronomia.

Nessun commetno

Lascia una risposta: